JRS e SJES – Appello per la pace e la protezione del popolo del Myanmar

Il Servizio dei gesuiti per i rifugiati (JRS) e il Segretariato per la Giustizia Sociale e l'Ecologia (SJES)

1 febbraio 2022 - Nel primo anniversario del colpo di stato militare che ha rovesciato il governo civile eletto del Myanmar, il Servizio dei gesuiti per i rifugiati (JRS) e il Segretariato per la Giustizia Sociale e l'Ecologia (SJES) chiedono azioni concrete, compresa la fine delle violenze che continuano a terrorizzare il popolo del Myanmar, un maggiore accesso all'assistenza umanitaria essenziale e la protezione di coloro che cercano sicurezza.

Dall'inizio del conflitto, si stima che 32.000 persone siano fuggite dal Myanmar e più di 400.000 siano state sfollate all’interno del Paese. Gli scontri armati, lo stress economico e le ondate di COVID-19 hanno acuito notevolmente i bisogni umanitari in Myanmar, con 14,4 milioni di persone che hanno bisogno di assistenza salvavita, di cui 5 milioni di bambini.

Le persone deboli e vulnerabili sono quelle che soffrono di più. Una famiglia di sfollati interni (IDP) di Demoso ha dato questa testimonianza: “Attualmente viviamo in un campo IDP. Mio padre è paralizzato e mia madre è cieca. Dopo che siamo stati sfollati, la mia famiglia sta lottando per riuscire a soddisfare le necessità di base. Entrambi i miei fratelli minori sono stati uccisi dai militari quando sono tornati a casa solo per portarci del cibo. Siamo rimasti con bambini piccoli e genitori vecchi e malati. Ci sentiamo davvero depressi e senza speranza.”

Il futuro è cupo, poiché i giovani non hanno altra opzione se non quella di unirsi alla resistenza. Il livello di violenza continua ad aumentare, causando morte e distruzione e costringendo famiglie e comunità a fuggire per salvarsi la vita. Le agenzie umanitarie stanno rispondendo a questi crescenti bisogni, ma le loro azioni si trovano di fronte a considerevoli ostacoli.

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Come ci ricorda il Papa nei suoi commenti sul conflitto in corso in Myanmar, “Dio convertirà tutti i cuori alla pace” e noi dobbiamo “promuovere il dialogo e il rispetto degli altri”. Tutti devono deporre le armi e iniziare un processo di pace e riconciliazione che porti a un futuro prospero e sostenibile per tutti. Le persone colpite o sfollate dalla violenza all'interno del Myanmar devono avere accesso ai servizi sanitari e umanitari essenziali, e avere la possibilità di tornare alle loro case e comunità.

I paesi vicini hanno offerto una risposta mista, alcuni stringendo o chiudendo completamente i confini e altri rimpatriando i rifugiati senza il loro consenso. Il SJES e il JRS, la cui missione è accompagnare, servire e difendere gli sfollati forzati, esortano i paesi della regione a offrire protezione a tutti coloro che cercano sicurezza, a rispondere ai bisogni dei rifugiati già presenti all'interno dei loro confini e ad assicurare che ogni rimpatrio sia sicuro e volontario.

Adesso è il tempo di agire. Il popolo del Myanmar non deve essere dimenticato e merita protezione e di vivere la propria vita in dignità e pace. La comunità internazionale deve unire le forze con coloro che cercano una soluzione alla crisi affinché le famiglie siano di nuovo unite, i bambini possano tornare a scuola, gli adulti possano lavorare di nuovo e tutti possano riconciliarsi con Dio, con sé stessi e con gli altri. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà al popolo del Myanmar durante questo periodo molto difficile della sua storia, invitando tutti a pregare e a lavorare per la giustizia, la riconciliazione e la pace nel Myanmar.

Informazioni sul Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (JRS):

Il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (JRS) è un'organizzazione cattolica internazionale con la missione di accompagnare, servire e difendere i rifugiati e altri sfollati con la forza, affinché possano guarire, imparare e determinare il loro futuro. I programmi del JRS, fondato da Pedro Arrupe SJ nel 1980, si trovano ora in 57 paesi del mondo e servono oltre un milione di persone.

Informazioni sul Segretariato per la Giustizia Sociale e l'Ecologia (SJES):

Il Segretariato per la Giustizia Sociale e l'Ecologia (SJES) assiste il Superiore Generale dei gesuiti nello sviluppo, nel coordinamento e nella promozione delle opere di giustizia sociale, ecologia e riconciliazione della Compagnia di Gesù. Fondato nel 1969, il Segretariato svolge la sua missione in collaborazione con le sei Conferenze dei gesuiti e varie reti tematiche, sostenendo la collaborazione tra i settori apostolici, la Chiesa e i gruppi della società civile, con particolare attenzione alla giustizia sociale e all’ecologica.

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Pubblicato da Communications Office - Editor in Curia Generalizia
Communications Office
L’Ufficio Comunicazione della Curia Generalizia pubblica notizie di interesse internazionale sul governo centrale della Compagnia di Gesù e sugli impegni dei gesuiti e dei loro partner. È anche responsabile delle relazioni con i media.

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