Ismael Moreno, SJ (Padre Melo) - Provincia Centro-America, Honduras
[Da “Gesuiti 2022 - La Compagnia di Gesù nel mondo”]

Apostolato sociale gesuita per un nuovo Honduras.

“Non sono mai stato in una cabina radiofonica, ma quando le ascolto, mi sembra che le idee siano le mie idee, che dicano quello che voglio per il mio Paese, per la mia gente; allora sento che dovrei sostenere una radio che è così coraggiosa, così solidale, che ispira gioia, fiducia e voglia di lottare; voglio che la radio continui a crescere, che continui a offrire analisi, intrattenimento, gioia; che continui a condividere il suo amore con la gente.” (Testimonianza di un ascoltatore)

ERIC/Radio Progreso: siamo un’opera dell’apostolato sociale della Compagnia di Gesù in Honduras che si basa su due grandi pilastri: il primo, la fede nella forza liberante dei poveri; e il secondo, la giustizia che nasce dalla fede in Cristo che fa nuove tutte le cose, per quanto oscure e tristi esse siano.

Radio Progreso è una radio nata nel 1956 della quale la Compagnia di Gesù acquisì i diritti nel 1970 per sostenere l’alfabetizzazione degli adulti attraverso le scuole radiofoniche, per promuovere l’evangelizzazione e l’educazione emancipatrice, e per accompagnare le comunità ecclesiali di base, così come le organizzazioni sociali e popolari nelle loro realtà e lotte.

L’Equipo de Reflexión, Investigación y Comunicación (ERIC – Gruppo di riflessione, ricerca e comunicazione), da parte sua, è nato nel 1980 quando iniziò ad affermarsi la dottrina della “sicurezza nazionale” che ha lasciato dietro di sé centinaia di morti e scomparsi che avevano espresso le loro idee critiche e si erano opposti alle politiche ufficiali. Quarantuno anni dopo, ERIC è ancora “in piedi come testimone”. Dal 2014, entrambe le opere si sono compattate creando un’unica piattaforma apostolica di comunicazione e servizio sociale. Questo in vista di una maggiore efficacia nel lavoro al servizio della verità e della giustizia in una società intrappolata in dinamiche di disuguaglianza, violenza, militarizzazione, narcotraffico, degrado ambientale, corruzione e impunità che affliggono il Paese (una conseguenza di tutto questo sono le note carovane di persone che fuggono dal Paese avventurandosi in un percorso incerto e pericoloso verso gli Stati Uniti).

Radio Progreso/ERIC-SJ è un’opera di apostolato sociale che entra nella società partendo dalla fede e dall’analisi sociale, dall’educazione politica e dalla trasformazione culturale, avendo come preferenza quella di fare dei giovani una generazione impegnata nella fede, nella giustizia, nell’etica e nella pace: nessuna società in cui le cose e la vita siano nuove potrà mai nascere se non dalla forza creativa della nostra gioventù.

Come istituzione dell’Apostolato Sociale della Compagnia di Gesù, ERIC/Radio Progreso si impegna a rovesciare, insieme ad altri settori ecclesiali, sociali e popolari, nazionali e internazionali, le cause e le dinamiche di morte in Honduras a partire da una Chiesa che ascolta e cerca risposte alle grida delle comunità. Recuperando la sua dimensione profetica, la Chiesa può dare una migliore testimonianza di Gesù Cristo e del suo Regno affinché in Honduras la gloria di Dio risplenda nelle piccole lotte e speranze di donne, giovani, bambini e uomini impoveriti. Sono i più emarginati coloro sui quali, come gesuiti in Honduras, abbiamo deciso di scommettere attraverso questo lavoro.

La nostra sede principale si trova nella città di El Progreso, nella Valle di Sula, sulla costa settentrionale dell’Honduras, ma la nostra è anche una presenza nazionale, con articolazioni centroamericane e regionali. Attualmente, cerchiamo di contribuire, a partire dalla nostra fede in Cristo e insieme ad altri settori, alla costruzione di un modello sociale, economico, politico, culturale e spirituale che sia alternativo all’attuale modello elitario, corrotto, escludente che alimenta disuguaglianze e violenza.

Cerchiamo di raggiungere questo obiettivo promuovendo una nuova generazione impegnata nell’etica e nella politica e in collaborazione con altri settori che lottano per la difesa della Casa Comune. Si tratta sempre di lavorare per una cultura della pace e dei diritti umani, inseriti nella società anche attraverso i social media e le reti sociali.

Svolgiamo il nostro apostolato con l’appoggio locale delle comunità e con la solidarietà delle chiese e delle organizzazioni di cooperazione impegnate nei processi di trasformazione delle nostre popolazioni, bene attenti a non accettare denaro da persone e aziende che il sistema giudiziario ha identificato come violatrici dei diritti umani e dei diritti ambientali.

Dedicati alla difesa dei diritti degli esclusi, facciamo nostre le radiose parole di monsignor Romero, santo e profeta dei nostri tempi e del nostro contesto: “un popolo disorganizzato è una massa con cui si può giocare, ma un popolo che si organizza e difende i suoi valori, la sua giustizia, è un popolo che si fa rispettare” (Omelia del 2 marzo 1980).