Abbiamo chiesto ai Presidenti delle Conferenze della Compagnia di condividere con noi come le Preferenze Apostoliche Universali abbiano segnato la loro regione a un anno dalla loro promulgazione. Ecco le loro risposte.

Roberto Jaramillo - CPAL

Il processo di definizione delle Preferenze ha suscitato molte speranze e grandi aspettative. La grande maggioranza dei membri del corpo apostolico le ha accolte con grande entusiasmo e disponibilità, e le ha integrate nelle proprie riflessioni apostoliche e nei propri esercizi di pianificazione. I colleghi non gesuiti (laici e altri religiosi) sono stati una delle principali forze trainanti dell’energia comunicata dalle PAU. Occorre, però, andare avanti nei processi di pianificazione (in corso) che definiscono le priorità apostoliche istituzionali e che alimentano i processi interni di profonda conversione, integrandoli non tanto come cose da fare, quanto come dimensioni dell’essere gesuiti oggi. Siamo in cammino...

Franck Janin - JCEP

“Il Regno di Dio è simile a un granello di senape che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero; e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami” (Lc 13,18-19).
Per me, questa parabola evoca al meglio ciò che è accaduto da quando il Padre Generale ha piantato il seme delle quattro Preferenze Apostoliche Universali nel giardino della Compagnia. A poco a poco, mentre vengono accolte e assimilate in profondità, esse rivelano, in una lenta germinazione, tutto il loro potenziale di vita e di rinnovamento per la nostra missione. L’albero è cresciuto. E che gioia vedere tante persone, soprattutto amici e collaboratori, che si sentono “a casa”, felici di fare il loro nido tra i rami che cominciano a crescere e a fiorire!

Antonio Moreno - JCAP

Siamo ancora in fase di assimilazione e di interiorizzazione delle PAU. A questo scopo sono state prese diverse misure. Spiegare il loro messaggio è una cosa, ma sperimentare e incontrare il Signore usando il testo è un’altra cosa. Questo mese, i Superiori Maggiori, come corpo in discernimento, hanno fatto un ritiro di 8 giorni riflettendo sulle fonti ignaziane e sulle Preferenze apostoliche.
Alcune Province, Regioni e reti apostoliche della Conferenza hanno cercato di appropriarsi delle Preferenze e di integrarle nel loro piano apostolico. Il JCAP, come organismo comune, sta attualmente elaborando il suo piano apostolico (2020 - 2024) utilizzando l’orientamento fornito dalle PAU. Senza dubbio, queste Preferenze hanno dato nuova energia alla vita e alla missione della Conferenza. Una delle sfide nell’assimilazione delle Preferenze è come facilitare la conversione a tutti i livelli: personale, comunitario e istituzionale. Le Preferenze non riguardano solo ciò che dobbiamo perseguire o come dobbiamo indirizzare le nostre risorse per realizzarle; esse riguardano anche il modo in cui cambieranno la nostra vita e la nostra missione.

Agbonkhianmeghe E. Orobator - JCAM

Le Preferenze Apostoliche Universali continuano ad essere una fonte di rinnovamento per i gesuiti nella Conferenza di Africa e Madagascar. Visitando diverse comunità e opere nelle Province e Regioni, vedo chiari segni di forte interesse e impegno riguardo all’invito ad assimilarle e a metterle in pratica. Ciò che colpisce e consola di più è il processo che le PAU hanno generato. Sento che il linguaggio del discernimento e della conversazione spirituale permeano sempre di più la vita dei gesuiti e dei collaboratori e i loro impegni. Recentemente ho visitato un centro di formazione della Conferenza e ho scoperto, con mia grande soddisfazione, che negli ultimi mesi c’è stato uno sforzo costante di riflessione sulle PAU nel contesto della missione di formazione. Questo ha incluso incontri settimanali in piccole comunità di scolastici e formatori per conversazioni spirituali sul tema della conversione. Inoltre, un comitato di attuazione sta guidando la riflessione della comunità sui modi di ripensare i servizi apostolici degli scolastici alla luce delle PAU. Lo scorso dicembre, il JCAM ha anche organizzato un’assemblea di formazione che si è concentrata sulla rielaborazione della formazione nel XXI secolo alla luce delle PAU. Le PAU stanno generando dappertutto una nuova energia apostolica, oltre ad aprire un cammino di rinnovamento della vita. Non è che l’inizio, ma i segnali sono promettenti.

George Pattery - JCSA

È stata infusa una nuova energia quando il P. Generale ha annunciato il suo progetto di consultare ampiamente l’intera Compagnia. L’intero corpo della Compagnia si è quindi impegnato ed è stato entusiasta di questa consultazione.
Il secondo momento sorprendente è stato quello riguardante l’applicazione della “conversazione spirituale” nel processo di revisione dei dialoghi già esistenti e l’identificazione di nuove priorità apostoliche.
La terza sorpresa è stata la quasi unanimità nelle deliberazioni della nostra Conferenza e in seguito nella riunione del Consiglio allargato sui temi emergenti e ancor più l’approvazione del Santo Padre.
Quando sono state annunciate le PAU, c’è stata una grande risonanza all’interno della Compagnia e un maggiore senso di orientamento. Il loro svolgimento è sorprendentemente lento proprio perché lo Spirito sta scavando in profondità nel corpo della Compagnia.

Tim Kesicki - JCCU

A febbraio il padre Sosa ha fatto la sua prima visita come Superiore Generale negli Stati Uniti. Un tema comune da Los Angeles a Seattle è stato quello delle Preferenze Apostoliche Universali. La più memorabile è stata la sua immagine del lavoro delle PAU. Egli ha alzato la mano e ha detto: “Pensatele come una mano e non come singole dita”. “Una mano può fare più di un dito”. Ha alzato la mano e ha attribuito una preferenza a ogni dito. Quando è arrivato al pollice, ha detto: “questo significa collaborazione”. “Le Preferenze non possono essere realizzate da sole, dobbiamo viverle in collaborazione con gli altri”.