Cura apostolica e cura personalis: sempre in funzione della missione

2020-04-15_letter-fg_main

Come pensava sant'Ignazio di poter custodire l’unione dei suoi compagni gesuiti quando, fin dai primi anni di vita della Compagnia di Gesù, essi erano sparsi nei quattro angoli del mondo? Ha istituito un "sistema di lettere" molto efficace, che ancora oggi serve come base per le informazioni necessarie al Superiore Generale.

Tra tutte le lettere al Generale ricevute e inviate - tutte numerate e archiviate, fin dalla fondazione - ci sono le "lettere annuali" o "lettere ex officio". All'inizio di ogni anno, tutti i Provinciali, i loro assistenti, i superiori delle comunità e spesso anche altri gesuiti e leader laici delle opere gesuite, inviano al Padre Generale la loro valutazione della vita della Compagnia, dei punti di forza e di debolezza che durante l'anno precedente hanno segnato l'apostolato e la presenza dei gesuiti nel loro ambiente. Spesso il Generale segnala qualche argomento particolare sul quale gradirebbe essere informato.

In tal modo, all'inizio del 2019, le "lettere ex officio" hanno potuto far luce sul modo in cui sono composte in armonia la cura apostolica- cioè l’attenzione all'azione e agli impegni della Compagnia - e la cura personalis- cioè l'attenzione che soprattutto da parte del superiore deve essere prestata alla qualità umana e spirituale della vita dei confratelli. Dopo aver ricevuto migliaia di lettere e aver meditato sulle informazioni ricevute, il p. Arturo Sosa ha pubblicato, lo scorso 25 marzo, una lettera "a tutta la Compagnia" in cui riassume e commenta questa ricca documentazione.

Egli osserva anzitutto che la tensione esistente tra queste due forme di leadership è propria del carisma e del modo di procedere della Compagnia di Gesù. Aggiunge che questa tensione merita un'attenzione particolare nel contesto dei cambiamenti di epoca che siamo chiamati a vivere, poiché la collaborazione, il discernimento in comune e la pianificazione apostolica sono gli strumenti abituali del governo.

Una buona parte del testo del Superiore Generale evidenzia le esperienze positive (le buone pratiche), alcune difficoltà e le principali sfide nell'interazione tra cura personalis e cura apostolica, così come emergono dalle lettere ricevute. Una delle sue conclusioni è che le difficoltà rilevate hanno come origine principale la separazione tra queste due forme di responsabilità: la cura personale e la cura apostolica. Ciò deriva da una separazione di competenze tra il superiore della comunità e il direttore dell'opera. Orbene, insiste il padre Sosa, la soluzione ai possibili scompensi sta nella consapevolezza, da entrambe le parti, che c'è in fondo una sola sollecitudine (cura) che porta a occuparsi delle persone, delle comunità e delle opere, al servizio della missione. È la missione della Compagnia - e una missione così come è incarnata in questo o quell'ambiente, attraverso questa o quell'opera - che dà senso alla cura che tutti i responsabili devono avere per le persone coinvolte nella missione.

Questa attenzione personalizzata, nota il Padre Generale, è perciò un compito che riguarda tutti, non solo i superiori e i direttori. Ogni gesuita che ha a cuore la missione della Compagnia mostra il suo interesse nel prendersi cura degli altri secondo il proprio livello di responsabilità e tenendo conto delle vocazioni particolari di ciascuno.

Dopo aver evidenziato alcuni strumenti utili per la cura della "vita-missione" della Compagnia, il padre Sosa afferma che è possibile vivere fruttuosamente la tensione tra "cura apostolica" e "cura personalis". Per sostenere questa integrazione, propone alcuni passi concreti che possono essere compiuti fin da ora: coltivare la trasparenza e la libertà interiore, promuovere la conversazione spirituale, costruire una cultura del dialogo. E conclude ricordando, nello spirito di un decreto della 36a Congregazione Generale, che la comunità gesuita è un luogo privilegiato di discernimento apostolico e che i legami fraterni degli "amici nel Signore" sono orientati al servizio della missione ma sono anche, essi stessi, una forma di missione.

Potete leggere il testo completo della lettera del Padre Generale.

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Pubblicato da Communications Office - Editor in Curia Generalizia
Communications Office
L’Ufficio Comunicazione della Curia Generalizia pubblica notizie di interesse internazionale sul governo centrale della Compagnia di Gesù e sugli impegni dei gesuiti e dei loro partner. È anche responsabile delle relazioni con i media.

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