Promuovere la giustizia per mezzo dell’assistenza legale in India

Nel 2002, un gruppo di rifugiati delle tribù delle colline Garo venne a chiedermi di rappresentarlo legalmente in un contenzioso pubblico presso il Tribunale Superiore di Gauhati. Erano i delegati di oltre 10.000 rifugiati accolti nel paese di Sojong, nel distretto di Karbi Anglong dello stato di Assam. Il Governo dell’India aveva loro concesso, nel 1947, un’area boscosa da abitare; nel 2002 il governo di Assam voleva mandarli via, accusandoli di avere occupato zone boschive riservate. Il 22 maggio del 2005, il Tribunale ordinò al governo che non alterasse i diritti di possesso finché non si fosse giunti a una decisione oggettiva, cosa che non è ancora successa.

Allo stesso modo, un gruppetto di avvocati gesuiti non si è occupato soltanto di casi individuali di tutela dei diritti civili e politici, ma si è anche impegnato a difendere i diritti socioeconomici e culturali dei poveri, degli emarginati e dei vulnerabili.

Dal 2007 ho lavorato per ottenere il Minority Status Certificate (un certificato che riconosce l’appartenenza a un gruppo minoritario) per conto di più di trecento istituzioni educative nell’India nordorientale. L’avvocato gesuita K.M. Joseph della Provincia di Patna sta difendendo i diritti delle minoranze, resistendo alle interferenze dello Stato nell’amministrazione delle istituzioni educative dell’India centrale. È riuscito, inoltre, a liberare vari lavoratori forzati dalle grinfie dei latifondisti. Gli avvocati gesuiti della Provincia di Madurai hanno affrontato battaglie simili, attraverso il Legal Action Advocacy Services (Servizi di promozione di azioni legali), per liberare i lavoratori prigionieri e per esigere l’uguaglianza di diritti per i dalit (gli oppressi, già intoccabili).

Gli avvocati gesuiti che difendono attivamente i diritti dei poveri hanno ispirato altri religiosi a intraprendere servizi apostolici di assistenza giuridica; in India ci sono oltre 1.000 religiosi laureati in giurisprudenza, dei quali più di 300 praticano l’avvocatura in vari tribunali. Dei laureati, circa 80 sono gesuiti e 20 sono avvocati, mentre gli altri utilizzano le proprie competenze nell’apostolato cui sono destinati, specialmente nelle zone rurali.

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Nel 2004, il Bar Council (Consiglio dell’ordine degli avvocati) dell’India aveva respinto l’accesso dei sacerdoti e delle religiose alla professione legale, motivandolo col fatto che il loro modo di vivere è di per sé una professione e che un avvocato non può praticare due professioni contemporaneamente. Quattordici anni dopo, il 15 settembre del 2017, il Tribunale Supremo dell’India ha ratificato la disposizione del Tribunale Superiore del Kerala, affermando che: “I religiosi legalmente qualificati possono esercitare l’avvocatura e nulla glielo può impedire”. Il giudice presidente del Tribunale Superiore aveva affermato: “Sono convinto che l’accesso di tali persone conferirà solo maggior lustro alla professione che ha bisogno di persone generose e dedicate che si occupino delle cause degli oppressi e della protezione dell’ambiente, senza preoccuparsi degli onorari percepiti”.

La creazione di una coscienza giuridica, mediante giornate di alfabetizzazione legale e pubblicazioni divulgative di scienze giuridiche, ha avuto un effetto moltiplicatore su altre istituzioni, che hanno a loro volta pubblicato opuscoli per educare le masse sulle diverse risorse legali con una terminologia semplice, evitando il linguaggio settoriale. In occasione dell’approvazione della legge sui “diritti del bambino all’educazione gratuita ed obbligatoria”, l’UNICEF ha invitato la Legal Cell for Human Rights (Cellula giuridica per i diritti umani) della regione di Kohima a dirigere cento sessioni informative nelle zone rurali, per pubblicizzare le nuove disposizioni di legge. In alcuni centri, gli avvocati gesuiti hanno formato personale “paralegale”, che porta il diritto a domicilio. La preparazione formale e il lavoro sul terreno hanno migliorato le capacità nell’aiutare i cittadini a far valere i propri diritti.

La Provincia di Karnataka ha fondato nel 2017 il St. Joseph College of Law, la prima facoltà gesuita di Giurisprudenza, il cui curriculum è stato progettato in modo rigoroso, moderno e progressivo, tenendo in considerazione i bisogni di una formazione giuridica attuale.

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Il primo avvocato gesuita indiano, P.D. Mathew, ispirato dallo spirito della 32ª Congregazione Generale e commosso dal dramma delle popolazioni tribali povere del Gujarat, prese l’iniziativa di dare assistenza giuridica ai poveri e, nel 1976, si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza. Nel 1981 il programma di consulenza giuridica di Mathew, presso l’Indian Social Institute (ISI - Istituto Sociale Indiano) di Delhi, era cresciuto tanto da diventare il Department of Human Rights & Training (Dipartimento di diritti umani e formazione) che portò avanti molti contenziosi in difesa dei diritti umani dei “senza voce”, in particolar modo dei lavoratori forzati e dei minorenni. Viaggiò nelle zone più remote del Paese e formò “avvocati d’emergenza”, pubblicò una serie di oltre 250 opuscoli di formazione giuridica, che sono diventati molto popolari, anche fra la gente istruita. Fu così che il suo sforzo portò la giurisprudenza alla porta delle persone semplici, nella loro lingua. Il suo modesto bollettino giuridico mensile, iniziato nell’aprile del 1984 e redatto in un linguaggio facilmente comprensibile, è diventato la rivista mensile Legal News & Views.

A settembre del 2018, reagendo alle crescenti violazioni dei diritti umani, sotto il governo di destra di Delhi, l’ISI ha creato il Centre for Human Rights & Law (CHRL - Centro per i diritti umani e per la legge) per intervenire nelle questioni e nei problemi che devono affrontare le minoranze: donne, bambini, popolazioni tribali, dalit ed altri settori emarginati dalla società. Il CHRL non solo sensibilizza e promuove i diritti umani, mediante sessioni di alfabetizzazione, formazione e creazione di reti ma, allo stesso tempo, incoraggia la risoluzione extragiudiziale di conflitti, assume i ricorsi, quando risultino inevitabili, e offre appoggio e consulenza a organizzazioni affini.

Questi differenti sforzi di assistenza giuridica, formazione e addestramento realizzati nella Provincia di Karnataka e nella Regione di Kohima, aiutano gli emarginati a trovare la propria voce e a farla sentire distintamente. In questa Provincia, di fronte alla disuguaglianza, continuiamo unendo le nostre voci a quelle di chi viene discriminato e, allo stesso tempo, esigiamo giustizia e lavoriamo per un’India migliore.

[Articolo della pubblicazione "Gesuiti - La Compagnia di Gesù nel mondo - 2020", di Ravi Sagar SJ]

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Pubblicato da Communications Office - Editor in Curia Generalizia
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L’Ufficio Comunicazione della Curia Generalizia pubblica notizie di interesse internazionale sul governo centrale della Compagnia di Gesù e sugli impegni dei gesuiti e dei loro partner. È anche responsabile delle relazioni con i media.

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