C’è fermento nei corridoi della Curia Generalizia dei gesuiti a Roma, per il fatto che il Padre Generale Arturo Sosa e il suo team sono giunti alle fasi finali della pubblicazione della lettera che orienterà il futuro della Compagnia di Gesù. Per quasi due anni i gesuiti di tutto il mondo hanno discusso, fatto discernimento e pregato chiedendosi “oggi come oggi, dove sentiamo la chiamata di Gesù mentre porta la sua croce nel mondo?”, “che cosa ci sta chiedendo la Chiesa?”, e “dove c’è più bisogno di noi?”. Da questi scambi sono emerse le “Preferenze Apostoliche Universali”, presentate in un documento che potenzialmente ha la capacità di rimodellare la Compagnia di Gesù.

Nel 2003, l’allora Padre Generale, Peter-Hans Kolvenbach, pubblicò le “Preferenze Apostoliche”, in un momento in cui la Compagnia di Gesù stava intraprendendo una riconsiderazione spirituale dei suoi ministeri apostolici in un mondo che stava cambiando. L’idea-guida di quel documento era semplice: quando si opera un discernimento tra missioni di uguale importanza, bisogna dare priorità a quella che maggiormente soddisfa gli apostolati elencati nelle Preferenze. Le Preferenze che hanno guidato la Compagnia negli anni passati sono state l’Africa, la Cina, l’Apostolato intellettuale, le Case romane, come pure le Opere a favore dei migranti e dei rifugiati. Queste Preferenze non andavano intese come una lista di attività e di ruoli da assegnare, ma come linee-guida per seguire la mozione dello Spirito Santo in forza della quale la Compagnia di Gesù individua la sua missione alla sequela di Gesù. Noi andiamo lì dove Lo troviamo, lì dove Egli ci chiama, lì dove Egli ci indirizza. Si trattava di riconoscere che i gesuiti erano chiamati a ripensare alla loro collocazione in un mondo molto cambiato rispetto ai due decenni precedenti.

Sono trascorsi sedici anni da quando le Preferenze Apostoliche sono state pubblicate per la prima volta, e un decennio dopo sono state ufficialmente adottate da una Congregazione Generale. Ora la Compagnia di Gesù si trova a dare seguito al mandato della 36ª Congregazione Generale che chiede al Padre Generale di “continuare a discernere le preferenze della Compagnia”. Nello stesso modo in cui le originarie Preferenze Apostoliche chiamavano i gesuiti a donare loro stessi alla mozione dello Spirito Santo, le Preferenze Apostoliche Universali chiameranno i gesuiti ad adattarsi, a cambiare e a crescere per servire al meglio i bisogni della Chiesa e della sua gente.

Una settimana fa è stata consegnata a Papa Francesco una copia completa delle Preferenze Apostoliche Universali e gli è stata rivolta una sola domanda: “È questo che Lei si aspetta che la Compagnia faccia in questa fase della sua storia?”. Sabato scorso il Padre Generale è stato ricevuto in udienza dal Santo Padre il quale, dopo essersi preso un po’ di tempo per la preghiera e la riflessione personale, ha incontrato il Padre Sosa manifestandogli le proprie riflessioni sulle Preferenze Apostoliche Universali, e affidandogliele non come un documento, ma come una missione per la Compagnia di Gesù.

Il significato storico delle Preferenze Apostoliche Universali è ben compresa dai membri della Curia. Tutti i dipartimenti, dai membri del Consiglio ai vari Segretariati, stanno completando la loro preparazione per la pubblicazione ufficiale di questa nuova missione che Papa Francesco affida a tutta la Compagnia universale. Dopo uno dei più lunghi discernimenti in comune della storia della Compagnia di Gesù, i gesuiti di tutto il mondo sono in attesa e, con la grazia di Dio, sono pronti a servire lì dove questa nuova missione li porterà.