La riconciliazione: al centro del progetto dei gesuiti in Corea

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Un dottorato in studi nordcoreani - e più precisamente sulla situazione della Chiesa cattolica in questo Paese poco e mal conosciuto: questa è stata l’occupazione per più di quattro anni di un giovane gesuita coreano, KIM Youn-su. Da quando ha completato i suoi studi, è stato spesso invitato a tenere conferenze o seminari durante i quali si adopera per correggere le immagini caricaturali che i suoi concittadini sudcoreani possono avere dei loro vicini del Nord. Racconta loro anche di una Chiesa cattolica che, in un contesto molto difficile ed essenzialmente animato da pochi laici, riemerge dalla fine degli anni Ottanta. Il lavoro di Youn-su è un lavoro di riconciliazione.

Dalla 35ª Congregazione Generale, i gesuiti si sono impegnati con determinazione in un progetto profondamente evangelico, quello della riconciliazione. Insieme alla giustizia, la riconciliazione è al centro delle preoccupazioni di tante opere gesuite, non solo nel settore sociale, ma anche nella spiritualità e nell’educazione. Per raggiungere l’equilibrio a cui mira la giustizia, è spesso necessario che le parti si accordino per percorrere la via della riconciliazione, rompendo così le situazioni di stallo storico o culturale.

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Non mancano le aree in cui è necessaria la riconciliazione nel mondo. La Corea è certamente una di queste. Dalla metà del XX secolo, il paese è stato diviso in due e le tensioni tra Corea del Nord e Corea del Sud, dal punto di vista politico, hanno fatto notizia nel corso dei decenni. Il Provinciale della Corea, il padre CHOUNG Che-chon (John), insieme alla sua équipe, ha scelto di porre l’accento su questo tema durante la visita del Padre Generale nella sua Provincia. Un momento importante e commovente di questa visita è stata la mattinata dedicata a un’escursione alla DMZ, il terreno neutro che funge da demarcazione tra le due Coree. Si tratta di un’area larga 4 km e lunga 250 km, da un mare all’altro. L’acronimo annuncia una “zona smilitarizzata” ma la realtà è molto diversa perché non mancano le armi puntate su ogni lato.

Sebbene le tensioni tra i due Paesi si siano in qualche modo allentate dopo l’incontro tra i due leader politici del Nord e del Sud ad aprile del 2018, l’area, sotto la sorveglianza delle Nazioni Unite, rimane sensibile e le misure di sicurezza al massimo. Ci è stato permesso di scattare immagini solo in una piccola sezione della DMZ. Abbiamo tuttavia potuto approfittare di questa visita per parlare con KIM Youn-su che ha condiviso con noi il suo punto di vista sulla situazione della Chiesa della Corea del Nord e sulle prospettive di riconciliazione che si possono intravedere e che la Compagnia di Gesù può promuovere. Guardate questo breve video.

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Pubblicato da Communications Office - Editor in Curia Generalizia
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L’Ufficio Comunicazione della Curia Generalizia pubblica notizie di interesse internazionale sul governo centrale della Compagnia di Gesù e sugli impegni dei gesuiti e dei loro partner. È anche responsabile delle relazioni con i media.

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