È difficile tradurre bene il nome sloveno di questo gruppo di coppie: Najina pot. Ma non appena si conoscono le persone che partecipano, si capisce che hanno una fonte di vita. È grazie all'intuizione e all'esperienza del P. Vital Vider, gesuita, che il gruppo si è formato. Ordinato nel 1958, aveva lavorato in vari impegni pastorali con i seminaristi, nelle missioni popolari, nelle parrocchie. Ma dal 1968 si dedicò agli Esercizi Spirituali di Sant'Ignazio e pensò di usare questo strumento privilegiato per aiutare le coppie a prepararsi al matrimonio.

Dal 1972, su consiglio del padre Vider, un primo gruppo di coppie ha iniziato a riunirsi mensilmente. Inoltre, nel 1975 è stata istituita una vera e propria "Scuola per il matrimonio". A poco a poco, lo spirito si è diffuso perché le coppie che si stavano preparando per il matrimonio hanno visto l'interesse a mantenere lo slancio del loro amore. Attualmente sono 61 gruppi di 6-10 coppie, per un totale di 440 coppie. I loro 1470 figli sono raggiunti indirettamente e beneficiano della qualità di vita coniugale dei loro genitori; a volte sono invitati a riunioni o ritiri.

Abbiamo avuto la possibilità di incontrare una delle coppie che da anni vivono "La via verso di noi due". Alenka Kepic e Sebastian Mohar testimoniano la qualità della loro vita coniugale. Lasciamo che siano loro a parlare.

Alenka: Veniamo dallo stesso villaggio. Ho studiato letteratura comparativa e ora lavoro nella principale casa editrice slovena.

Sebastian: Da giovani giocavamo a pallavolo insieme. Ho studiato ingegneria meccanica e ora lavoro per una società francese, qui in Slovenia.

Nel nostro gruppo, il compito non è solo quello di preservare la relazione, ma anche di svilupparla in modo da diventare sempre migliori con il passare del tempo. Lavoriamo consapevolmente per raggiungere questo obiettivo. Lo facciamo cercando di scoprire chi siamo veramente dall'interno. L'idea è di diventare uno nella vita matrimoniale, non due individui che cercano di trovare la propria strada.

A: L'iniziatore, il padre Vider, non era il tipo di persona che ti diceva di pregare tutto il tempo, ma ci ha detto di trovare Dio nella nostra vita quotidiana, di amarci l'un l'altro e di invitare Dio nella nostra relazione. Quello che diceva era sempre molto profondo, perché si prendeva il tempo per andare in profondità dentro di sé.

Quando abbiamo iniziato ad aiutare il P. Vital in questo progetto, abbiamo dovuto accompagnare giovani coppie, e si poteva vedere quanto fossero felici di rendersi conto che un buon matrimonio è possibile.

S: Abbiamo cominciato a far parte del gruppo molto presto nella nostra relazione e possiamo dire che molte persone con cui parliamo, ci vedono come una coppia fortunata. E, naturalmente, diciamo ai nostri amici e colleghi cosa facciamo. Sanno a che punto siamo. Infatti, ci vedono come missionari di buone relazioni in questo mondo.

A: Durante il nostro incontro mensile, trattiamo di una varietà di argomenti che ci danno l'opportunità di parlare del nostro rapporto di coppia. Il punto focale qui è davvero la relazione, ma sappiamo che una volta che possiamo stabilire un buon rapporto tra marito e moglie, i figli ne trarranno beneficio. In alcune circostanze, vengono offerte loro alcune attività adatte a loro mentre i loro genitori discutono. È anche un bene per i bambini vedere come le coppie si riuniscono; possono sentire le buone vibrazioni nell'ambiente.

S: Ancora una volta, tutto quello che facciamo e di cui parliamo è aiutarci a scoprire come essere uno e come trovare Dio nella nostra vita quotidiana: questo è essenziale nel nostro gruppo. Gli Esercizi Spirituali che facciamo ogni anno sono al centro della nostra dinamica di gruppo. Fa parte della spiritualità ignaziana.

A: C'è anche profondità intellettuale nel nostro movimento. Non è superficiale e siamo invitati ad andare in profondità in noi stessi per scoprire chi siamo. Per me, è chiaramente un processo gesuita.