La Curia Generalizia sta nuovamente ricoprendo il suo ruolo di accoglienza verso coloro che hanno responsabilità di gestione e di leadership a livello di opere o comunità gesuite. Nei locali di Borgo Santo Spirito 4 si succedono numerosi incontri internazionali.

La scorsa settimana il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (JRS) ha tenuto due riunioni: una per il suo Consiglio di Amministrazione (CdA), che si occupa principalmente di questioni finanziarie e riguardanti le risorse umane; l’altra per i Direttori Regionali, che hanno colto l’occasione per informarsi sulle sfide affrontate nei Paesi in cui il JRS è presente e per offrirsi reciprocamente un gradito sostegno attraverso la fratellanza.

Abbiamo incontrato alcuni partecipanti di questi incontri. Ecco le loro testimonianze.

Mathieu Ndomba SJ

Provinciale dell’Africa Occidentale, membro del Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione del JRS si è riunito dal 23 al 25 maggio 2022 presso la Curia di Roma per la prima volta dopo lo scoppio della pandemia di Covid-19. Dei tredici membri che formano il Consiglio, solo due non hanno potuto recarsi a Roma. Sono state trattate le questioni ordinarie del Consiglio di Amministrazione. Ciò che ha reso speciale questo incontro, tuttavia, è che nello stesso momento erano riuniti in Curia anche tutti i Direttori Regionali del JRS.

La presenza di questi Direttori ha permesso ai membri del Consiglio di Amministrazione di comprendere meglio la situazione del lavoro sul campo e in particolare il livello di attuazione del quadro strategico che il JRS ha stabilito nel 2020. Il JRS è un’organizzazione che si sta consolidando nel mondo del lavoro umanitario e sta sviluppando strategie e risorse per un lavoro a lungo termine, dato che è evidente che la questione dei rifugiati non si risolverà nel prossimo futuro.

Cecilia Jimenez-Damary

Relatrice alle Nazioni Unite per i diritti degli sfollati

Partecipare personalmente al Consiglio di Amministrazione del JRS a Roma per la prima volta mi ha dato l’opportunità di interagire e di impegnarmi, in modo dinamico e riflessivo, in discussioni e riflessioni attuali su come il JRS possa rafforzare il suo adempimento della missione gesuita di servizio della fede e di promozione della giustizia. Questi tre giorni mi hanno permesso di vedere come il difficile, ma necessario, accompagnamento dei rifugiati e degli sfollati interni sia ancora possibile ai giorni nostri, come possiamo perseguire ulteriormente, dal punto di vista organizzativo, la visione spirituale di Sant’Ignazio di Loyola di aiutare gli altri e cercare Dio in tutte le cose.

Sono altrettanto grata per l’opportunità che mi è stata offerta di vivere a Roma lo stesso spirito di benevolenza e di ospitalità che, attraverso i programmi del JRS, estendiamo ai rifugiati e agli sfollati interni, ovunque essi si trovino.

André Atsu

Direttore regionale, Africa Orientale

Le riunioni dell’équipe dirigenziale sono occasioni per discutere le questioni strategiche dell’organizzazione e prendere decisioni su come vogliamo andare avanti. Un paio di momenti mi hanno colpito: 1) le riunioni con il Consiglio di Amministrazione e 2) il discorso del Padre Generale.

Con il Consiglio di Amministrazione abbiamo parlato del nostro quadro strategico e dei nostri piani di sostenibilità a livello mondiale; ci siamo messi d’accordo sulla via da seguire in questi settori. Ciò che è stato più significativo e lodevole è che questi due massimi organi dell’organizzazione si siano riuniti e abbiano discusso di questioni della massima importanza.

Il Padre Generale ci ha sfidato a pensare a che tipo di organizzazione vogliamo essere nel rispondere ai bisogni attuali, tenendo conto della complessità della missione di accompagnare gli sfollati. Ci ha inoltre incoraggiato ad approfondire la nostra collaborazione, perché senza questa non possiamo fare nulla.

Per me, in qualità di Direttore Regionale, queste discussioni, la condivisione di idee e l’elaborazione di strategie per realizzare la nostra missione e la nostra visione sono molto utili in quanto rappresentano un’opportunità di formazione per aiutare meglio le persone che serviamo.