Il Centro Astalli celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato
Il 20 maggio le Nazioni Unite ricordano a tutto il mondo la situazione dei rifugiati. La sezione del JRS (Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati) in Italia, il Centro Astalli, sottolinea questo evento, avendo organizzato, lunedì 17 maggio presso l’Università Gregoriana, un simposio dal titolo “I rifugiati: ai margini dell’umanità”.
Il filosofo Massimo Cacciari e il Priore della Comunità di Bose Luciano Manicardi si sono incontrati per un dialogo sulle migrazioni in occasione della celebrazione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2019. Va ricordato che la comunità monastica di Bose, nel torinese, riunisce monaci e monache in uno spirito di intenso dialogo ecumenico.
A 30 anni dalla caduta del muro di Berlino, l’Europa si trova nuovamente a interrogarsi sulla relazione tra confini e conflitti. Il 9 novembre 1989, con l’apertura delle frontiere da parte della Germania orientale, cadeva uno dei simboli della “guerra fredda” e le ombre della minaccia nucleare parevano allontanarsi nel progetto dell’Europa come casa comune, unita nella diversità.
Oggi quell’Europa è nuovamente percorsa da muri, per un totale di quasi mille chilometri, sei volte la lunghezza del muro di Berlino. Il costo umano delle barriere, sempre più lunghe e numerose in un’Unione Europea nata per abbatterle, continua a essere alto. Questi sono alcuni dei temi che sono stati discussi nell’incontro organizzato dal Centro Astalli.
Il P. Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli, sottolinea la particolare rilevanza che ha celebrare la Giornata Mondiale del Rifugiato in questo momento: “Il muro dell’indifferenza nei confronti dei migranti sembra non essere mai stato così alto: confinati, respinti, in zone non sicure, l’umanità sembra voler ignorare le loro voci. I muri reali e simbolici costruiti a difesa delle identità rischiano di minare alle radici la nostra comune umanità. Per questo è necessario raccogliere la sfida delle migrazioni e, attraverso la vita dei rifugiati, progettare insieme un futuro condiviso nella diversità”.
Maggiori informazioni sul sito web del Centro Astalli.