L’annuncio dellePreferenze Apostoliche Universali ha cambiato qualcosa per i gesuiti, i loro partner nella missione e l’ambiente delle opere gesuite? Si può dire, a ragione, che è troppo presto per giudicare, poiché il progetto lanciato dal P. Arturo Sosa, Superiore Generale, deve essere realizzato e vissuto in un periodo di dieci anni. Tuttavia, la Provincia della Corea non si è fatta pregare. Già prima della proclamazione dellePreferenze, la Provincia coreana aveva iniziato un processo di discernimento per la definizione di un piano apostolico provinciale. È stata una risposta alla richiesta del precedente Generale, il P. Adolfo Nicolás.

Inoltre, il Provinciale aveva nominato un gesuita per condurre l’intero processo di discernimento, il P. YI Keun-sang (Simon). Quando l’attuale Generale ha chiesto a tutte le comunità e le opere di riflettere su come procedere, la Corea era già in movimento e ha potuto rispondere rapidamente a questa richiesta. Yi Keun-sang ha condotto più di 120 riunioni, con gruppi piccoli e grandi.

Quando, a febbraio del 2019, sono state rese note le Preferenze Apostoliche Universali, i gesuiti coreani e i loro partner nella missione hanno potuto constatare che il loro stesso discernimento li aveva condotti a questi stessi orizzonti; ed è stato incoraggiante. Ma questo significava quindi considerare che tutto era già fatto, perfetto? Che gli ideali proposti dalle Preferenze erano già rispettati? Certo che no! Il P. Yi, in qualità di moderatore, nota che le PAU presentano una “gioiosa sfida”.

Durante la sua presentazione delle Preferenze ai gesuiti coreani, il P. Sosa ha insistito sul fatto che si tratti di un cammino spirituale che invita tutti a guardare avanti; non a verificare se ciò che si sta già facendo soddisfi una qualsiasi delle Preferenze - e quindi concludere che tutto va bene, che si può continuare come prima. È una chiamata a cercare sempre, in ogni comunità e in ogni opera, come vivere lo spirito delle quattro Preferenze.

Ogni Provincia, secondo il proprio contesto sociale e culturale, deve anche trovare i modi più adeguati di vivere e presentare i frutti del discernimento universale della Compagnia. Inoltre, in Corea, il tema della riconciliazione è emerso come dimensione essenziale della presenza gesuita nel cuore della società e della Chiesa. Il programma, le attività e gli incontri del Padre Generale durante la sua visita alla Provincia coreana hanno aiutato la famiglia gesuita in Corea a identificare meglio come il “ministero della riconciliazione” potesse essere una via privilegiata e adeguata nel cammino proposto dalle PAU.