La Commissione delle donne, alla fine della sua riunione a Roma

Abbiamo già parlato dell’incontro in Curia della “Commissione sul ruolo e le responsabilità delle donne nella Compagnia di Gesù”. Abbiamo anche presentato uno dei principali progetti di questa Commissione: un sondaggio internazionale. Per concludere questa serie, vi presentiamo la testimonianza di tre membri della Commissione al termine della loro settimana insieme.

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Alejandra Nuño – Messico

Il valore dello stare insieme

La creazione di una Commissione che studia una questione così importante a livello mondiale come la situazione delle donne all’interno della Compagnia di Gesù non ha precedenti e presenta opportunità e sfide. Una di queste è l’esistenza di un gruppo di lavoro multiculturale di diversa provenienza in rappresentanza delle sei Conferenze dei gesuiti. Come garantire che un gruppo di persone provenienti da contesti diversi, che non si sono mai incontrate prima, se non attraverso riunioni via Zoom, possa lavorare in modo efficiente e orizzontale e abbia chiaro come adempiere al proprio mandato? Come si fa a individuare i talenti delle varie persone quando le abbiamo viste solo attraverso un pratico ma freddo schermo?

Ecco perché l’incontro di Roma è stato così importante: perché avevamo bisogno di condividere di persona i nostri pensieri, le nostre preoccupazioni, le nostre idee e le nostre proposte per la prossima fase del nostro lavoro. La Commissione ha lavorato duramente per stabilire un modo di procedere e attuare una metodologia in grado di fornire dati rilevanti. Tali informazioni vanno lette alla luce di contesti specifici e di principi universali. Queste discussioni richiedono tempo e sono più facili se siamo tutti nella stessa stanza.

Conoscersi meglio reciprocamente è fondamentale anche per rafforzare lo spirito di gruppo e l’impegno, così come la comprensione comune di questo compito.

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Melissa Lao – Filippine

Un maggiore apprezzamento della varietà dei punti di vista

La Commissione delle donne si riunisce da più di un anno online via zoom e in questo spazio abbiamo discusso di tante questioni, tra cui il Decreto 14 e le circostanze in cui è stato scritto, 27 anni fa. Questa settimana insieme ci ha permesso di fare una breve pausa nel nostro lavoro. Abbiamo potuto raggiungere diversi obiettivi: (1) condividere e discutere i risultati del nostro sondaggio pilota; (2) comprendere il contesto di ogni partecipante con un maggiore apprezzamento del punto di vista dei diversi membri della Commissione all’interno delle rispettive Conferenze; e (3) collocare le questioni della Commissione all’interno dell’attuale lavoro della Compagnia di Gesù nel mondo. La cosa più apprezzata, oltre al tempo trascorso insieme per portare avanti gli obiettivi della Commissione, è stato il prezioso tempo dedicato alla conversazione con i relatori che sono intervenuti e, naturalmente, con il P. Generale.

In qualità di rappresentante della JCAP (Conferenza dei Gesuiti dell’Asia Pacifico), ho apprezzato molto i punti in comune (e le differenze) condivisi dalle altre donne (e anche dagli uomini) della Commissione, nel tentativo di comprendere meglio il contesto mondiale in cui operiamo nei nostri diversi ministeri e apostolati in tutto il mondo.

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Victor Joseph Edwin SJ – India

Il tempo di una conversazione aperta, coraggiosa e onesta

Alle donne vanno affidati ruoli e responsabilità maggiori. Quante scelte di morte sarebbero evitate se proprio le donne fossero al centro delle decisioni! Impegniamoci perché siano più rispettate, riconosciute e coinvolte.

Tweet di Papa Francesco, 27 ottobre 2022

La nostra commissione sta facendo una valutazione a livello mondiale. Attraverso un primo sondaggio pilota, abbiamo riconosciuto che l’appropriazione, l’attuazione e l’assimilazione del decreto 14 (34ª CG) è stata molto lenta e non è entrata “nelle viscere” dei gesuiti. Tuttavia, una rilettura del testo del decreto ci apre a un’esperienza di “parresia”, parola usata dal Papa per evocare un discorso caratterizzato da libertà e franchezza. È giunto il momento di impegnarsi in una conversazione aperta, coraggiosa e onesta con le donne negli apostolati dei gesuiti.

Le nostre ricerche e le nostre conversazioni hanno evidenziato due questioni importanti: la mancanza di partecipazione delle donne al processo decisionale e la necessità di formare i gesuiti e le donne alla cultura della collaborazione. La commissione ha inoltre riconosciuto che i gesuiti devono ascoltare maggiormente le donne, perché queste ultime hanno un grande desiderio di esprimersi e di contribuire alla missione di Dio, alla quale sia i gesuiti che le donne sono chiamati.

La Commissione ha incontrato il Padre Generale due volte. Il p. Sosa ha sottolineato che sia i gesuiti che le donne sono collaboratori della missione di Dio. Egli ha notato che il “clericalismo” e la mancanza di apertura all’“interculturalità” distruggono numerose iniziative di collaborazione della Compagnia di Gesù e ci ha incoraggiati a rimanere aperti agli appelli dello Spirito Santo.

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Pubblicato da Communications Office - Editor in Curia Generalizia
Communications Office
L’Ufficio Comunicazione della Curia Generalizia pubblica notizie di interesse internazionale sul governo centrale della Compagnia di Gesù e sugli impegni dei gesuiti e dei loro partner. È anche responsabile delle relazioni con i media.

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