Il Servizio Gesuita per i Rifugiati - Jesuit Refugee Service (JRS) - è lieto di annunciare che il Superiore Generale Padre Arturo Sosa ha nominato il Fratello Michael Schöpf, della Provincia dell’Europa Centrale, nuovo Direttore Internazionale del JRS. Fratello Schöpf ha ricoperto il ruolo di Vicedirettore negli ultimi due anni e assumerà il nuovo incarico a partire dall'estate 2023, succedendo al Padre Thomas H. Smolich, che guida il JRS dall'ottobre 2015. La sua nomina assicura continuità e stabilità al lavoro del JRS in un momento storico senza precedenti, con oltre 100 milioni di persone in tutto il mondo costrette ad abbandonare le proprie case.

Fondato nel 1980 dall'allora Superiore Generale dei gesuiti, il padre Pedro Arrupe, oggi il JRS è presente in 58 Paesi e svolge la sua missione di accompagnare, servire e difendere i diritti dei rifugiati e degli altri sfollati di modo che possano guarire, imparare e determinare il proprio futuro. Attraverso un ufficio internazionale a Roma e nove uffici regionali, il JRS assiste ogni anno quasi un milione di persone con servizi di istruzione, attività di sostentamento, riconciliazione, salute mentale e sostegno psicosociale. Negli ultimi anni il JRS ha intrapreso cambiamenti significativi attraverso un processo di rafforzamento istituzionale, investendo nel benessere del personale, nella gestione delle conoscenze, in nuovi sistemi informatici e nello sviluppo di partnership.

Michael Schöpf ha una vasta conoscenza ed esperienza in materia di migrazione e conosce bene la missione del JRS. Ha lavorato in Africa con progetti per i rifugiati in Kenya, Tanzania, Uganda e Ruanda in diverse occasioni tra il 1993 e il 1997. Nel 2005 è entrato a far parte del JRS Europa nella sede di Bruxelles, dove ha ricoperto il ruolo di Vicedirettore Regionale fino al 2008 e in seguito quello di Direttore Regionale fino al 2014. Nel 2021 è entrato a far parte dell'Ufficio Internazionale del JRS per occuparsi di pianificazione strategica, sviluppo organizzativo e advocacy a livello globale.

“L'accompagnamento è il cuore del JRS”, ha commentato il fratello Schöpf. “Sono grato ed entusiasta di poter sviluppare ulteriormente questa missione e lavorare, insieme a tanti colleghi dediti alla causa e competenti, in un contesto così difficile. Siamo chiamati a condividere le vite delle nostre sorelle e dei nostri fratelli sfollati, che ci invitano a entrare in relazioni giuste e a riscoprire la nostra comune umanità. Solo così il nostro lavoro può essere significativo”.

Nei prossimi mesi Michael Schöpf continuerà a lavorare al fianco del Direttore Internazionale uscente, il p. Smolich, e dell'équipe di direzione del JRS per assicurare una transizione graduale. “Sono molto contento che Michael guiderà il JRS, il più grande ministero globale della Compagnia di Gesù”, ha commentato Tom Smolich. “È la persona giusta per l’incarico e non vedo l'ora di lavorare con lui durante i mesi di transizione”.

Originario della Germania, il fratello Schöpf è entrato a far parte della Compagnia di Gesù nel 1989 e si è laureato nel 1993 presso la Scuola di Filosofia di Monaco di Baviera. In Germania è stato presidente del Consiglio consultivo di MISEREOR, l'agenzia della Conferenza Episcopale Cattolica tedesca per la cooperazione allo sviluppo, e consulente della Commissione per le migrazioni della Conferenza Episcopale tedesca. È stato responsabile dello sviluppo di progetti e partnership presso Jesuiten Weltweit, l'opera dei gesuiti tedeschi per la solidarietà internazionale. Ha inoltre tenuto corsi di studi sulle migrazioni ed è stato docente ospite in varie università a Würzburg, Monaco e Vienna.

“Con l’accrescersi di situazioni di insicurezza in molti paesi e le nuove sfide poste dal cambiamento climatico, è importante costruire un'organizzazione forte e innovativa che sia in grado di rispondere alle nuove esigenze a livello globale in modo efficace. Solo in questo modo possiamo realizzare l'ispirazione del Padre Arrupe, un visionario che voleva mettere tutto ciò che aveva, compresa la sua persona, al servizio di coloro che ne avevano più bisogno”, ha concluso il fratello Schöpf.