Rafforzare le vocazioni: Incontro dei fratelli gesuiti europei in Ungheria
Dopo 10 anni, i fratelli gesuiti delle Province europee si sono incontrati di nuovo, nella Casa di esercizi Manréza a Dobogókő dal 16 al 21 luglio. Per la seconda metà dell’incontro, il Presidente della Conferenza dei Provinciali gesuiti dell’Europa (JCEP), il p. Dalibor Renić, SJ, si è unito al gruppo di 22 membri (che comprendeva anche gli organizzatori gesuiti ungheresi). Quest’incontro è stato particolarmente importante per i partecipanti, in quanto è nato da un desiderio concepito due anni fa in occasione dell’incontro mondiale dei fratelli gesuiti, che si è tenuto a Roma e in cui l’Europa era rappresentata da 6 fratelli. Sebbene i gesuiti e i loro collaboratori di vari settori in Europa organizzino regolarmente (annualmente o ogni due anni) incontri professionali, la tradizione di tali incontri tra i fratelli gesuiti in Europa non era ancora stata stabilita.
Uno degli obiettivi dell’incontro era quello di far conoscere meglio la vocazione dei fratelli gesuiti. La formazione dei gesuiti si concentra principalmente sulla formazione religiosa, in particolare secondo il carisma ignaziano, che culmina nei Voti solenni. Tra i Primi Voti, emessi dopo il noviziato, e gli Ultimi Voti, i gesuiti seguono percorsi formativi diversi. Alcuni si preparano al servizio sacerdotale, mentre altri, come i fratelli, acquisiscono conoscenze teologiche e filosofiche di base e proseguono gli studi necessari per le loro professioni o i loro servizi all’interno della Compagnia di Gesù. Attualmente, i fratelli gesuiti in Europa sono circa 250, di cui 4 appartengono alla Provincia ungherese.
L’obiettivo principale dell’incontro era quello di permettere ai fratelli gesuiti che prestano servizio nelle Province europee di conoscersi e di rafforzare la loro comune vocazione fraterna, sia a livello individuale che comunitario. Il primo giorno dell’incontro è stato dedicato alle presentazioni. Successivamente, i partecipanti hanno seguito il processo di conversazione spirituale raccomandato dalle ultime Congregazioni Generali: prima, riunirsi per ascoltare il tema o l’impulso spirituale, poi pregare individualmente, e in seguito condividere più profondamente in piccoli gruppi. Infine, tutti si sono riuniti in una sessione plenaria in cui i rapporti dei piccoli gruppi hanno dato vita a una discussione aperta.
La vocazione dei fratelli gesuiti è stata rafforzata dal p. Arturo Sosa, il Padre Generale della Compagnia di Gesù, che ha inviato uno speciale video messaggio per l’occasione, nel quale ha sottolineato che i fratelli ci ricordano che la consacrazione a Dio dei gesuiti è vissuta principalmente nell’ambito dei voti religiosi, che sono gli stessi per tutti i gesuiti, anche se i ministeri dei gesuiti sono molto diversi. Un aspetto fondamentale della missione condivisa è la promozione dei rapporti umani e del senso di appartenenza, che richiede flessibilità nel nostro mondo in rapido cambiamento.
Un altro aspetto importante dell’incontro è stata la giornata di “pianificazione pratica” di giovedì. I confratelli, insieme al p. Dalibor, hanno lavorato alla creazione di una Rete Europea dei Fratelli Gesuiti, che farà parte della JCEP. La rete mira a organizzare incontri online e riunioni simili a quella attuale ogni 1-2 anni. Questo rafforzerà i legami esistenti tra i confratelli e aiuterà a promuovere la vocazione come fratelli, oltre a suggerire miglioramenti alla loro formazione.
Prima dell’incontro, gli organizzatori hanno invitato i fratelli a trascorrere alcuni giorni di vacanza informale, come ospiti del Szent Ignác Jezsuita Szakkollégium di Budapest. In quei giorni, i partecipanti hanno visitato Budapest, dove hanno visto la chiesa di Mattia, che è legata alla storia dei gesuiti. Hanno inoltre visitato il Centro di Via Horánszky della Provincia ungherese dei gesuiti e hanno assistito a una messa celebrata dal p. Dalibor nella chiesa dei gesuiti di Via Mária. Infine, sabato, il Presidente della JCEP ha riferito sulle attività della Conferenza, in cui sarà integrata anche la rete emergente.