Gjon Pantalija
Beato
- Death: 31/10/1947
- Nationality (place of birth): Kosovo
Insieme ai pp. Giovanni Fausti e Daniel Dajani, il fratello Gjon Pantalija fa parte del gruppo di 38 martiri dell’Albania perseguitati dal regime comunista tra il 1945 e il 1973 e beatificati da Papa Francesco il 5 novembre del 2016.
Gjon Pantalija nacque a Prizren, in Kosovo. Imparentato con Madre Teresa di Calcutta per parte di madre, era di cultura e lingua albanese, come la grande maggioranza degli abitanti del Kosovo. Entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù in Italia nel 1906. Nonostante i superiori avessero espresso il desiderio che continuasse gli studi per diventare sacerdote, Gjon volle rimanere semplicemente un fratello coadiutore. Come spesso accade per i fratelli, che diventano un punto di appoggio per l’intera comunità in cui vivono, Fratel Gjon divenne l’ispiratore di tutte le attività sociali e culturali del collegio di Scutari, città in cui fu inviato in Albania. Il fratello Pantalija ricoprì molti incarichi: insegnante, consulente educativo, scrittore, guida spirituale; e grazie al suo innato talento per la musica e le arti, svolse un importante ruolo educativo nel collegio. A conferma della sua umiltà, di lui rimangono solo due fotografie. Grazie a lui, molti dei suoi studenti albanesi, ricercati prima dagli eserciti italiani invasori e poi da quelli tedeschi, sfuggirono all’arresto.
Con il regime comunista che aveva posto fine alle attività educative dei religiosi, e in particolare dei gesuiti, il fratello Pantalija volle continuare a vivere la sua vita di religioso e ottenne di essere accolto nella comunità francescana di Scutari. Fu arrestato nell’aprile del 1946 e brutalmente torturato in prigione. Quando cercò di fuggire, essendo già molto provato, si ruppe le gambe e morì per mancanza di cure il 31 ottobre del 1947.
Per maggiori dettagli sul martirio dei gesuiti in Albania, si veda l’articolo sul Beato Giovanni Fausti.
Fonte: gesuiti.it