Papa Francesco non dimentica mai i rifugiati – Lettera al Centro Astalli

Questa foto, scattata all’inizio del suo pontificato, e prima dell’era del distanziamento sociale, è stata fatta durante la prima visita di Papa Francesco al Centro Astalli di Roma, il ramo del JRS (Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati) in Italia. Sappiamo tutti quanto il destino dei rifugiati sia stato e sia tuttora una grande preoccupazione per Francesco. Ne ha dato prova visitando dei campi profughi in varie occasioni.

Due settimane fa, il direttore del Centro Astalli, il p. Camillo Ripamonti, ha ricevuto con sorpresa una lettera del Papa, dove ringraziava il Centro Sociale per avergli inviato una copia del suo rapporto annuale 2020. Considerando il numero di documenti che vengono inviati al Santo Padre, il fatto che egli abbia non solo preso visione del rapporto, ma abbia anche scritto una lettera in merito è una forte testimonianza dell’apprezzamento del Papa per il lavoro del JRS.

Papa Francesco ha scritto: “Desidero esprimere il mio sincero apprezzamento a Lei, ai collaboratori e ai volontari per il coraggio con cui affrontate la ‘sfida’ delle migrazioni soprattutto in questo delicato momento per il diritto d’asilo, poiché migliaia di persone fuggono dalla guerra, dalle persecuzioni e da gravi crisi umanitarie. Il vostro esempio possa suscitare nella società un rinnovato impegno per una autentica cultura dell’accoglienza e della solidarietà.

Il mio pensiero va anche ai rifugiati che accogliete con amore fraterno: a tutti sono spiritualmente vicino con la preghiera e l’affetto e li esorto ad avere fiducia e speranza in un mondo di pace, di giustizia e di fraternità tra i popoli.”

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Nel mondo gesuita, questa vicinanza, questo amore fraterno di Francesco per i rifugiati si è manifestato in modo eloquente nel sostegno che ha dato alla sezione “Migranti e rifugiati” del Dicastero per lo sviluppo umano integrale. Nello scegliere lo scorso dicembre di nominare il capo di questa sezione, il gesuita Michael Czerny, uno dei cardinali della Chiesa, ha sottolineato quanto sia centrale il lavoro di questa équipe nel suo modo di vedere la presenza della Chiesa nel mondo di oggi.

La sezione Migranti e rifugiati è stata ed è ancora molto attiva in questo periodo della pandemia del COVID-19: ha pubblicato diversi documenti e ha avviato diverse azioni nell’ambito della campagna “COVID-19: Nessuno va dimenticato”. In effetti, la trappola c’è: quando le persone, o i popoli, si trovano in difficoltà reali, possono concentrarsi sui propri interessi e dimenticare coloro che stanno vivendo anche grandi drammi esistenziali. Questo è il caso di tanti rifugiati in tutto il mondo.

Nel suo ultimo bollettino settimanale, la campagna “Nessuno deve essere dimenticato” mette in evidenza le iniziative di varie Chiese nazionali, congregazioni religiose e centri sociali che stanno aiutando migranti e rifugiati a comprendere la pandemia e a prendere le misure necessarie per proteggersi dalla malattia. Tutto questo per mettere in pratica il desiderio di Papa Francesco che ha detto: “Possiamo superare questa emergenza solo agendo come una comunità mondiale unita.”

Per accedere a tutti i documenti di questa campagna, cliccate qui.

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Pubblicato da Communications Office - Editor in Curia Generalizia
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L’Ufficio Comunicazione della Curia Generalizia pubblica notizie di interesse internazionale sul governo centrale della Compagnia di Gesù e sugli impegni dei gesuiti e dei loro partner. È anche responsabile delle relazioni con i media.

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