Albert Vanhoye SJ – “È un servizio da rendere”

Il cardinale gesuita Albert Vanhoye è deceduto il giovedì 29 luglio. Nato in Francia nel 1923 ed entrato nella Compagnia di Gesù nel 1941, fu ordinato sacerdote nel 1954. Si è specializzato nello studio della Sacra Scrittura dal 1956 e ha ottenuto il dottorato presso l'Istituto Biblico (Roma) dove è stato professore, decano e rettore. Era il più grande specialista della lettera agli Ebrei. Ha anche contribuito al lavoro di diversi dicasteri vaticani. Fu nel 2006 che il Papa Benedetto XVI lo creò cardinale, sottolineando che era un grande esegeta. Al momento della sua morte, era il cardinale più anziano della Chiesa cattolica.

Abbiamo raccolto la toccante testimonianza di uno dei suoi ex studenti, il suo confratello gesuita francese Roland Meynet.

Testimonianza di Roland Meynet, SJ

L'ho conosciuto, per quanto riguarda i suoi libri, al più tardi nel 1977, quando stavo preparando la mia tesi di laurea in linguistica all'Università di Aix-en-Provence, sulla composizione del Vangelo di Luca. In teologia, a Fourvière, avevo lavorato, sotto la direzione di Paul Beauchamp, su questo vangelo e vi avevo scoperto delle strutture concentriche. Mi sono messo alla ricerca dei miei predecessori e sono stato indirizzato verso la tesi di Vanhoye: La struttura letteraria dell'epistola agli Ebrei (1963).

Quando, nel 1986, venne il momento di difendere la mia tesi statalesulla composizione dell'intero Vangelo di Luca, il mio direttore volle che facessero parte della commissione altri due specialisti, oltre ai tre professori dell'Università di Aix-en-Provence. Il p. Beauchamp aveva già partecipato alla commissione della mia prima tesi e, dato che seguiva il mio lavoro dal 1971, era ovvio che avrebbe fatto parte ancora una volta della commissione. Per l'altro, avevo chiesto a Pietro Bovati, mio compagno di teologia, diventato professore all'Istituto Biblico, di "fare il quinto". Era d'accordo, ma mi disse che lo dovevo proporre prima a Vanhoye, un'autorità riconosciuta in questo campo. Sicuramente avrebbe rifiutato perché, essendo Rettore dell'Istituto, aveva molte altre cose da fare. Così ho preso un appuntamento, gli ho spiegato la mia richiesta e, con mia immensa sorpresa, ha subito accettato. Ero sorpreso, non sapendo come ringraziarlo, e lui rispose: "Non ringraziatemi. Non ringraziatemi, è un servizio da rendere". Ecco! Questo è tutto Vanhoye! Un uomo di dovere, un uomo di servizio.

2021-07-30_vanhoye_portrait

Mi ha chiesto cosa mi aspettassi da lui. Senza rendermi conto di quello che stavo dicendo, gli ho detto: " Controllare la mia traduzione di Luca e valutare le mie interpretazioni". Cosa che ha fatto sistematicamente. Quando venne il giorno, mi sono presentato davanti a una commissione che formava una bella composizione concentrica: partendo dalle estremità, due gesuiti, Beauchamp a sinistra e Vanhoye a destra, poi accanto a Beauchamp il mio primo direttore, Georges Mounin, accanto a Vanhoye Jean Molino il mio secondo direttore, infine, al centro, Madame Garde-Tamine. Dopo la difesa, durante i festeggiamenti, il superiore della residenza, Jean-Paul Mensior, ha chiesto al suo compagno del scolasticato Albert Vanhoye: "Quanto tempo hai passato a leggere questa tesi? Una settimana? "Vanhoye rispose: "Oh no, molto di più! "Questo è eloquente! Il "servizio da rendere" non erano solo parole vuote, gli era costato. Ed era rettore...

Quando, nel 2006, abbiamo fondato la "Società internazionale per lo studio della retorica biblica e semitica", ha accettato di esserne il presidente onorario. Era diventato un cardinale. Un altro "servizio da rendere"!

Venne il momento di ritirarsi in infermeria dove festeggiò il suo 90° compleanno. Andavo a trovarlo ogni martedì. Questo era lo scopo di una delle mie uscite settimanali. Arrivò un momento, un momento difficile, in cui non aveva più niente da fare. Mi azzardai a suggerirgli di correggere ciò che scrivevo; lo fece, con il suo carattere di "scrutatore", come disse lui stesso, con grande generosità ed efficienza. Fino al giorno in cui mi disse che non poteva più farlo. Era arrivato a un altro tipo di "servizio da rendere".

Condividi questo articolo:
Pubblicato da Communications Office - Editor in Curia Generalizia
Communications Office
L’Ufficio Comunicazione della Curia Generalizia pubblica notizie di interesse internazionale sul governo centrale della Compagnia di Gesù e sugli impegni dei gesuiti e dei loro partner. È anche responsabile delle relazioni con i media.

Notizie correlate