Nel suo primo giorno in Portogallo, il p. Arturo Sosa ha visitato l’Algarve, passando per il villaggio di São José de Alcalar e la parrocchia di Nossa Senhora do Amparo. È stato accolto con entusiasmo, semplicità e gioia.

“Che tu possa essere sul nostro cammino una stella che illumina, una bussola che ci guida, una fiamma che infiamma, ci riscalda e ci riempie di affetto. Sentiti bene, molto amato, ben voluto, come un inviato di nostro Signore Gesù Cristo”. Con queste parole, scritte e recitate dall’insegnante Lutília Rocha, la comunità della Parrocchia di Nossa Senhora do Amparo di Portimão ha salutato e ringraziato il p. Arturo Sosa durante la celebrazione di sabato.

Nel giorno della festa di San Francesco Saverio, uno dei fondatori della Compagnia di Gesù, il p. Arturo Sosa, ha ricordato l’entusiasmo e lo spirito missionario del gesuita e di come riuscisse ad attrarre le persone intorno a sé, predicando il Vangelo in Oriente. “L’unica ragione per stare nella Chiesa, nella Compagnia di Gesù, in una parrocchia, può essere solo quella di annunciare il Signore”, ha sottolineato, aggiungendo che “siamo tutti messi alla prova per farlo, in ogni momento” e che il mondo di oggi “ha bisogno, più che mai, di questa presenza del Signore”.

Prima di recarsi nella parrocchia di Nossa Senhora do Amparo, la prima visita del P. Generale alla Provincia del Portogallo è stata al Villaggio di São José de Alcalar a Mexilhoeira Grande. Il p. Domingos Monteiro da Costa, il gesuita che ha fondato questo apostolato sociale, ha scelto di prendersi cura degli anziani nelle loro case, costruite intorno a piazze che creano un vicinato. Quasi 80 collaboratori lavorano a stretto contatto con il p. Domingos, dando il loro aiuto per quanto concerne le cure mediche e l’assistenza agli anziani. L’interazione con il Padre Generale ha portato il sorriso sui volti delle persone.

Non avete mai sentito parlare di una visita a sorpresa del Padre Generale? Beh, eccone una. Poco dopo aver lasciato l’Algarve, diretto a Lisbona, egli ha fatto tappa a Pragal, dove i gesuiti gestiscono una parrocchia, un centro di assistenza sociale e animano la pastorale giovanile. La sua visita inaspettata alla parrocchia di San Francesco Saverio è stata consolante. In questa comunità parrocchiale vivono molti immigrati originari del Mozambico, dell’Angola e di São Tomé e Príncipe, che sono residenti di seconda generazione in Portogallo. Molti hanno salutato il P. Generale e hanno condiviso la gioia di avere i gesuiti che lavorano per la loro comunità, cosa che corrisponde alla loro missione definita dalle Preferenze Apostoliche Universali della Compagnia di Gesù.

Al Colégio São João de Brito di Lisbona, il P. Generale, dopo aver condiviso un pasto con i collaboratori e i gesuiti, ha dedicato del tempo alla visita dei gesuiti anziani dell’infermeria. Uno di loro, guardando il ritratto del P. Generale appeso alla parete del refettorio, gli ha detto: “Sembra più vivace e caloroso di persona che in foto”. La presenza affettuosa del P. Generale ha portato il sorriso sui loro volti quando li ha incontrati nelle loro stanze.