Nell’ultimo giorno della sua visita alla Provincia Britannica, il p. Arturo Sosa ha incontrato i gesuiti dell’area londinese e ha celebrato la Messa nella chiesa dei gesuiti nel centro della città. Ha inoltre inaugurato parte del nuovo London Jesuit Centre, un’importante iniziativa di rivitalizzazione del servizio della Compagnia che continua la sua lunga tradizione di apostolato intellettuale in Gran Bretagna adattandosi ai tempi.

Ecco alcuni brani della sua omelia sui testi della Scrittura del venerdì di Pasqua.

“Nella prima lettura è proprio l’idea stessa della risurrezione che disturba così tanto le autorità del Tempio. Non la risurrezione di Gesù, ma la risurrezione dei giusti accennata dai profeti Isaia e Daniele. Questa era la dottrina sostenuta dai farisei ma osteggiata dai sadducei e dalle autorità del Tempio. Perché quest’idea è così potente e così minacciosa? Perché indica l’attività di un Dio vivente che sostiene i giusti a cui vengono negate giustizia e dignità in questa vita, un Dio che è fondamentalmente solidale con le vittime innocenti del mondo. Questa stessa idea è destabilizzante per gli interessi acquisiti e i gruppi di potere consolidati.

Oggi viviamo in un mondo ipercomplicato, che sfida le analisi facili. Ma chiunque sia disposto a considerare l’idea della risurrezione è obbligato a chiedersi chi sono le vittime innocenti a cui è stata negata la dignità e che il Dio vivente sicuramente rivendicherà. (...)

Il Vangelo di Giovanni, che abbiamo appena ascoltato, ci pone di fronte a una scena che interroga la questione della fecondità delle fatiche degli apostoli. I discepoli hanno trascorso tutta la notte a pescare, ma senza successo. Solo al mattino, dopo aver ricevuto istruzioni da un Gesù che nemmeno riconoscono, trovano improvvisamente il pesce che cercavano; e in tale quantità!

Il messaggio per noi oggi, per noi che vogliamo soprattutto essere servitori fruttuosi di Gesù Cristo, è che saremo fruttuosi solo se ascolteremo la voce di Gesù. I gesuiti non sono sempre bravi in questo! Alcuni di noi rimarranno volentieri svegli tutta la notte per escogitare piani intelligenti basati sulle proprie idee. Ma se non ascoltiamo ciò che il Signore ci dice, questi piani non servono a nulla. Ascoltare la voce del Signore è una sfida, una sfida spirituale. Non è per niente facile, in quanto significa mettere da parte le idee che avevamo molto tempo fa e che ci sono servite allora, ma che non si applicano al mondo attuale. (...)

Il discepolo di oggi ha bisogno di un cuore riposato, di una posizione contemplativa che guardi con amore a un mondo distrutto. Noi gesuiti dobbiamo scoprire questo modo esigente di essere compagni di Gesù per poter essere veramente contemplativi in azione, un’azione che sia fruttuosa.”

La visita del Padre Generale a Londra gli ha dato l’opportunità di visitare il nuovo London Jesuit Centre. Il direttore, il p. David Birchall, ha condiviso con noi gli obiettivi, i mezzi e i modi di procedere di questa presenza gesuita nel cuore della capitale britannica.

“Dopo la chiusura dell’Heythrop College, che era il teologato della Provincia Britannica e faceva parte dell’Università di Londra, il Provinciale non voleva che i gesuiti cessassero di occuparsi di filosofia e teologia a livello di istruzione superiore. Così, la principale residenza dei gesuiti a Londra è stata convertita in uno spazio per l’insegnamento. Il London Jesuit Centre è stato inaugurato nel settembre del 2019. Ma all’inizio del 2020 il confinamento a causa del Covid ne ha frenato lo sviluppo.

Il Centro ha tre settori: uno per la teologia generale, il secondo per l’ambiente e la giustizia sociale e il terzo per la promozione della spiritualità ignaziana. Nel 2021 sono stati offerti dei corsi, principalmente online. Ma è stato solo nel 2022 che il centro ha iniziato a crescere davvero. All’inizio dell’anno accademico 2022-2023, sono stato nominato direttore del centro e incaricato di far conoscere meglio questa nuova iniziativa, in particolare tra i giovani adulti. L’obiettivo era anche quello di entrare in contatto con altri istituti di istruzione superiore che si occupavano dell’insegnamento della teologia. Un compito reso ancora più importante dal fatto che il numero di corsi di teologia cristiana offerti dalle università britanniche è in calo da molti anni.

Oltre a lavorare con le università, il London Jesuit Centre è in contatto con le diocesi cattoliche di Londra e del sud-est dell’Inghilterra per capire come può servire al meglio la Chiesa. Con la costante diminuzione del numero di sacerdoti disponibili per gestire le parrocchie, la Chiesa avrà bisogno di un maggior numero di laici con competenze teologiche che aiutino a guidare le comunità cristiane. Il London Jesuit Centre potrebbe contribuire a fornire alla diocesi corsi part-time per catechisti e leader laici della Chiesa.

Il Padre Generale, durante la sua visita del 14 aprile, ha inaugurato ufficialmente l’ultima parte del London Jesuit Centre da sviluppare, un ampio salone che permetterà ai partecipanti di socializzare. Si tratta di una struttura particolarmente importante per i gruppi di giovani adulti e per il gruppo LGBT+ di Westminster che già si riunisce nel centro.”