La Giornata della Terra per la Compagnia di Gesù – Prendersi cura della nostra Casa Comune
Negli anni ’70, un movimento di persone che condividevano le stesse idee voleva affrontare gli effetti negativi dell’attività umana sul pianeta. Sostenuta da 20 milioni di cittadini statunitensi, è nata la Giornata della Terra, annunciata dall’approvazione di una serie di leggi fondamentali che hanno stabilito i primi standard in materia di purezza dell’aria e dell’acqua. Negli anni ’90, la Giornata della Terra è diventata un evento mondiale celebrato in 141 Paesi da oltre 200 milioni di persone. Oggi la Giornata della Terra è celebrata da oltre un miliardo di persone in 193 Paesi.
Sebbene
la Giornata della Terra sia sempre incentrata sulla protezione dell’ambiente,
ogni anno viene proposto un nuovo tema. Quest’anno il tema è “Investire nel
nostro pianeta”, un concetto che fa parte dell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco del 2015. Nell’enciclica, il Santo
Padre ha fatto dell’“economia ecologica” uno dei suoi sette obiettivi, lanciando
una sfida a tutte le istituzioni cattoliche perché disinvestano da qualsiasi
attività che abbia beneficiato di un’“ingiustizia ecologica” e investano solo
in pratiche sostenibili.
Non sorprende quindi che nelle sue Preferenze Apostoliche Universali (PAU) del 2019, il Vescovo di Roma abbia fatto dell’“economia ecologica” una parte della sua missione per la Compagnia di Gesù. In particolare, Papa Francesco ha inserito la sostenibilità e la lotta all’ingiustizia ecologica nelle PAU “Prendersi cura della nostra casa comune”, in cui si chiede ai gesuiti e alle istituzioni gesuitiche di tutto il mondo di svolgere il loro apostolato in modo da promuovere la gestione del pianeta e delle sue risorse.
Negli anni successivi alla Laudato si’, la Compagnia di Gesù e i suoi apostolati hanno trovato nuovi modi per agire in risposta all’appello di Papa Francesco a proteggere non solo l’ambiente, ma anche le persone più vulnerabili dalle conseguenze ambientali di pratiche commerciali non sostenibili. Nel 2016, i gesuiti del Canada inglese si sono uniti ad alcune altre istituzioni cattoliche per annunciare il loro disinvestimento dalle attività legate ai combustibili fossili. Nel 2017, i gesuiti italiani, insieme a un gruppo di ordini cattolici, hanno assunto lo stesso impegno. Nel 2018, l’Università di Seattle è diventata la prima università gesuita ad annunciare il disinvestimento completo dai combustibili fossili.
Le PAU
del 2019 hanno solo raddoppiato l’impegno della Compagnia nel rispondere all’appello
del Santo Padre, con Creighton, Georgetown e un gruppo di altre università
gesuite in tutto il mondo che hanno annunciato o completato il loro
disinvestimento dai combustibili fossili. Nel 2021, i gesuiti della Gran
Bretagna hanno completato il disinvestimento dai combustibili fossili in un
portafoglio di 500 milioni di dollari che sostiene gli apostolati dei gesuiti di
tutto il Regno Unito.
L’impegno della Compagnia a seguire la Laudato si’ e le PAU non si esaurisce con le attività legate ai combustibili fossili. Diversi apostolati della Compagnia hanno avviato programmi educativi per sensibilizzare le nuove generazioni alle questioni ecologiche, rimanendo allo stesso tempo in ascolto riguardo al mondo che LORO immaginano. L’Ateneo de Manila, nelle Filippine, ha dedicato un campus di 16 acri di foreste e fauna selvatica all’eco-educazione e alla conservazione, mentre l’Università di Santa Clara ha sviluppato dei programmi per affrontare direttamente i danni ecologici, compresa la ricerca sui batteri che potrebbero scomporre le microplastiche nei nostri oceani.
Questo
è solo un piccolo assaggio di ciò su cui le istituzioni gesuite rifletteranno
in occasione della Giornata della Terra. C’è ancora molto lavoro da fare, ma se
una grande organizzazione a livello mondiale come la Compagnia di Gesù riesce a
trovare il modo di portare la Giornata della Terra nelle sue comunità locali,
forse POTREMO avere un futuro in cui tutti ci prenderemo cura della nostra casa
comune.