Collaborazione e promozione degli Esercizi Spirituali
Il Padre Generale in Sud Africa
L’ultima tappa della visita del P. Generale ai cinque Paesi della Provincia dell’Africa Meridionale lo ha portato in Sudafrica, dove ha visitato la comunità dei gesuiti di Johannesburg, che è anche la sede del Jesuit Institute South Africa (JISA - Istituto gesuita del Sudafrica).
Il p. Sosa ha approfittato
della sua visita per incontrare un gruppo di circa 50 partner nella missione dei
gesuiti in Sudafrica: rappresentanti della Comunità di Vita Cristiana (CVX/CLC),
scuole e parrocchie in cui i gesuiti prestano servizio, Servizio dei Gesuiti
per i Rifugiati (JRS) e altri gruppi. Dopo un discorso del P. Generale, un po’
di tempo è stato dedicato a una sessione di domande e risposte in cui il p. Sosa
ha fornito chiarimenti su alcuni temi sollevati dai collaboratori. Il P.
Generale ha rimarcato l’importanza di una vera collaborazione, sottolineando
che i gesuiti sono i primi collaboratori, che non sono costretti a collaborare
perché la Compagnia è a corto di personale gesuita, e che non considerano la
collaborazione come un’idea in cui tutti sono uguali e identici.
Questi partner collaborano con i gesuiti del JISA e di altri apostolati nel tentativo comune di realizzare un mondo migliore attraverso il loro servizio al popolo di Dio. Il Jesuit Institute è stato fondato nel 2007; l’allora Superiore Generale, il p. Peter Hans Kolvenbach, voleva che i gesuiti in Sudafrica avessero una propria opera rappresentativa. Prima di allora, i gesuiti avevano lavorato in Sudafrica per molti anni, servendo nelle parrocchie delle diocesi. Il JISA è stato creato con l’idea di avere due dipartimenti principali: uno di teologia e l’altro di filosofia; grazie ai quali l’Istituto si sarebbe concentrato sul produrre commenti politici critici, così come utili analisi sociali sul Paese.
L’Istituto ha creato anche il “Centro di spiritualità ignaziana”, avviato da un gruppo di laici con il sostegno dei gesuiti. Questo centro è dedicato alla promozione della spiritualità ignaziana e degli Esercizi Spirituali. Il suo scopo è quello di formare le persone perché possano dare gli Esercizi ad altri e prepararle a diventare direttori spirituali. Il corso di accompagnamento spirituale dura tre anni, due dei quali di lavoro in classe e riflessione, mentre il terzo anno richiede ai partecipanti di fare 50 ore di accompagnamento spirituale sotto supervisione. Un altro corso offerto dal centro è l’Ignatian Spiritual Exercises Training (ISET - Formazione agli Esercizi spirituali ignaziani), che attira un certo numero di partecipanti online via Zoom, soprattutto dagli Stati Uniti. Si tratta di un corso annuale che forma le persone perché possano dare gli Esercizi Spirituali.
Il JISA ha anche un
dipartimento di comunicazione che si concentra sulla produzione di video che mettano
in evidenza importanti questioni sociali. Recentemente ha realizzato un video
sulla situazione dei migranti e dei rifugiati in Sudafrica. Un altro video, dal
titolo “Capetown: The tale of Two Cities”
(Città del Capo: La storia di due città) mette in risalto l’enorme divario tra
ricchi e poveri a Città del Capo. Il dipartimento di comunicazione è stato
particolarmente utile durante la pandemia di Covid-19, in quanto ha potuto
filmare le lezioni per i vari corsi offerti dal Jesuit
Institute.
Guardando al futuro, il direttore, il p. Russell Pollitt, afferma che il JISA si sta impegnando in una campagna educativa in vista delle elezioni nazionali in Sudafrica del prossimo anno. Egli ritiene che il JISA possa aiutare i cittadini a considerare le elezioni da una prospettiva che vada oltre i manifesti e i partiti politici, per esaminare i valori e i veri bisogni del Paese da una prospettiva ignaziana, mentre si dirigono verso le urne. Il JISA sta facendo questo in collaborazione con la Conferenza episcopale e altri gruppi della Chiesa, oltre che con altre comunità religiose.
Oltre a offrire ritiri di varia durata a diversi gruppi e individui, sia ecclesiastici che laici, un’altra parte del lavoro del JISA è la formazione degli educatori. L’Istituto collabora con diverse scuole e istituzioni locali, oltre che con il JRS e gli operatori sanitari, fornendo loro una formazione durante i loro impegni professionali. Il p. Pollitt dice che l’Istituto lavora costantemente per adattare gli Esercizi Spirituali al contesto delle township (distretti) sudafricane, che sono multirazziali, diverse e in continuo cambiamento.
Durante il suo soggiorno in
Sudafrica, il Padre Generale ha presieduto una Messa vibrante e molto animata
nella parrocchia di San Martino di Porres a Soweto. È stato accolto
calorosamente dai parrocchiani con musica e danze e ha trascorso un po’ di
tempo a interagire con i membri del Consiglio pastorale parrocchiale.