In Australia non tutto è grande come il Paese. A Sydney c’è una piccola scuola gesuita che si distingue per molti aspetti. Il Redfern Jarjum College (Jarjum) offre un’istruzione ai bambini aborigeni che vivono in città o a quelli delle isole dello Stretto di Torres che non partecipano o non riescono a integrarsi nelle scuole primarie tradizionali a causa della povertà e delle condizioni familiari. Accoglie bambini e bambine di età compresa tra i 4 e i 13 anni; non ci sono tasse scolastiche.

E il nome della scuola, vi chiederete? Jarjum è una parola aborigena locale che significa “giovane/bambino”. E quanto a Redfern è semplicemente il quartiere in cui si trova la scuola. Lo stemma del College racconta molto di Redfern. I colori dello stemma si basano su quelli della bandiera aborigena, sottolineando il legame della scuola con la popolazione aborigena locale.

Abbiamo intervistato la direttrice, Katherine Zerounian, che aveva molto da raccontare sull’importanza e la vita della sua scuola. Le abbiamo chiesto cosa c’è di “speciale” a Jarjum, in cosa si differenzia dalle altre scuole gesuite in Australia o altrove.

Il Redfern Jarjum College è stato fondato come scuola cattolica nella tradizione dei gesuiti. Qui la spiritualità ignaziana, caratterizzata dal “trovare Dio in tutte le cose”, viene arricchita dal rispetto e dall’esplorazione della spiritualità aborigena. È una scuola primaria cattolica che appartiene alla Compagnia, sotto la responsabilità del Provinciale dell’Australia. È stata fondata nel 2013 dal St Aloysius College, un’altra istituzione gesuita di Sydney. L’obiettivo era quello di rispondere alle esigenze dei bambini aborigeni, maschi e femmine, molti dei quali avevano precedentemente frequentato la scuola convenzionale, ma senza successo.

Per loro proponiamo un programma supervisionato dalla Jesuit Education Australia. Il rapporto con la tradizione dei gesuiti e con la loro Provincia va oltre. Il nostro lavoro è un chiaro riflesso delle Preferenze Apostoliche Universali della Compagnia di Gesù. Vorrei sottolineare, ad esempio, la preferenza intitolata ‘Camminare con gli esclusi’. Molte delle famiglie che accogliamo a Jarjum vivono la povertà e l’impatto dei traumi intergenerazionali. Diamo speranza a coloro che faticano a trovarla, vestiamo e sfamiamo i bambini e soddisfiamo i loro bisogni primari quotidiani, riconosciamo e celebriamo ogni giorno le qualità naturali di ogni bambino.

Accogliamo un numero ridotto di bambini e offriamo loro un’attenzione individuale. Nel 2024, abbiamo 26 iscritti, suddivisi in quattro classi, a seconda del loro stadio di sviluppo. I nostri studenti vivono tutti in zona e vengono prelevati ogni giorno dalle loro case con lo scuolabus e riaccompagnati a fine giornata.

Abbiamo chiesto alla signora Zerounian se Le venisse in mente la “storia di successo” di qualche ex allievo di Jarjum.

Una delle nostre ex allieve sta frequentando l’undicesima classe (penultimo anno della scuola superiore) in una vicina scuola cattolica femminile. Ha acquisito molta fiducia nel suo apprendimento scolastico e si è impegnata molto nel programma sportivo. È appena riuscita a ottenere il suo primo lavoro part-time nei fine settimana. Sua madre attribuisce il suo successo scolastico al periodo trascorso a Jarjum, poiché la nostra scuola le ha dato la fiducia di vedersi come una persona che può apprendere ed è in grado di avere successo, come qualsiasi altro studente.

La galleria di foto più in basso offre uno spaccato della vita al Redfern Jarjum College.