Ritiro Ecologico Ignaziano Interreligioso: un’esperienza per percepire il sacro di tutte le fedi

Del CAC (Centro Alternativo di Cultura) e dell’Équipe di Comunicazione della Provincia del Brasile
[Da “Gesuiti 2024 - La Compagnia di Gesù nel mondo”]

Ispirato all’eco-teologia e agli insegnamenti dell’enciclica Laudato si’, il Ritiro, che si svolge nella regione settentrionale del Brasile, offre alle persone di tutte le fedi un contatto con la Terra e con il Divino.

Cattolici, evangelici, afro-religiosi, spiritualisti e agnostici si sono riuniti per vivere e condividere non solo momenti di preghiera, silenzio e riflessione, ma anche esperienze come la danza circolare, che permette a ciascuno di sentire la terra che lo sostiene. Il Ritiro Ecologico Ignaziano Interreligioso è un’esperienza spirituale di contatto profondo con la Madre Terra, in cui tutti sono invitati a conoscere e percepire il sacro, indipendentemente dalla confessione religiosa.

Realizzato a partire dal 2017 dal Centro di Cultura Alternativa (CAC), che ha tra le sue aree d’azione il recupero e la valorizzazione dell’ancestralità e dei saperi afro-indigeni, il ritiro suscita l’interesse di persone dai profili più diversi, compresi i membri dei movimenti sociali per la difesa dei diritti umani e della natura. La proposta è quella di riunire persone disposte a vivere insieme in armonia, amore e stupore, in mezzo alla natura, toccando il suolo, sentendo il vento, ascoltando gli uccelli e riconoscendosi come fratelli e sorelle.

2024-08-26_annuario24-078_retreat1

“L’interesse emerge spesso da persone di altre tradizioni religiose che si sentono accolte, integrate e rispettate, in un’esperienza che considerano simile alla loro”, afferma Juscelio Pantoja, coordinatore della CAC. Nella sua prima edizione, il ritiro ha registrato la partecipazione di 22 persone e oggi viene offerto a un massimo di 50 partecipanti. Molti di questi hanno fatto l᾿esperienza del ritiro già due o tre volte.

Suelem Velasco, di Belém, è una di loro, già partecipante e ora collaboratrice. Racconta di come sia rimasta attratta dalla novità dell’iniziativa, dalla volontà di conoscere nuove realtà e di integrarsi con le comunità e i movimenti che fanno parte della CAC. “Ogni Ritiro è unico perché modellato dai suoi partecipanti e da ciò che portano nel loro ‘bagaglio’: le loro storie, i loro dèi, le loro preghiere e i loro silenzi. Si contraddistingue per la bellezza del diverso, del molteplice, per il rispetto verso l’Essere Sacro e Superiore di ciascuno e ciascuna. È un incontro mano nella mano e un ritorno a ciò che siamo”, spiega.

Alice Lopes Pereira, di Ananindeua, racconta che, nel suo processo di ricerca di un vissuto più profondo con Dio, si è accorta che tutte le creature, le persone e gli spazi sono sacri. “Sentire Dio nella terra, nella foresta, nei fiori, negli alberi, nell’acqua, nell’argilla e nel mio prossimo è stata la preghiera più bella che il ritiro mi ha insegnato. È stato come una chiamata a spendermi per proteggere la nostra Amazzonia”, sottolinea.

Queste esperienze sono rese possibili da un programma di quattro giorni, che prevede molta preghiera, condivisione, silenzio ed esperienze trasversali a tutte le religioni e le spiritualità dei partecipanti. Le attività di ogni giorno sono costruite intorno ad un elemento della natura (terra, aria, fuoco e acqua) in relazione ad alcuni aspetti biologici, teologici e di spiritualità ignaziana.

2024-08-26_annuario24-078_retreat4

Tutto è connesso

Studioso di eco-teologia, il p. David Hubald Romero SJ, delegato del Provinciale per la Preferenza Apostolica dell’Amazzonia per la Provincia del Brasile, è uno dei facilitatori del Ritiro Ecologico Interreligioso Ignaziano. Ha iniziato a lavorare su questa dimensione degli Esercizi Spirituali nel 2020, durante la pandemia di Covid-19, quando è stato invitato dall᾿allora Provinciale della Provincia UCS (Centro-Sud degli Stati Uniti) il p. Ron Mercier SJ, a guidare il ritiro biennale della Provincia con il p. Brian Christopher SJ.

Nel corso di questa esperienza – virtuale a causa della pandemia – il p. David individuò nelle parabole di Gesù delle connessioni di tipo ecologico riguardanti i raccolti, i semi e l’acqua. Da quel momento in poi, tutti i suoi ritiri hanno seguito un approccio ecologico.

“Nell’enciclica Laudato si’, una frase ricorrente è ‘tutto è connesso’. Una cosa è pensarlo, ma un’altra è sentire che siamo parte della creazione di Dio proprio come gli alberi, i fiumi, i pesci, gli animali, gli insetti, il sole, la luna e le stelle. Da questo riconoscimento della nostra interdipendenza scaturiscono una chiamata alla corresponsabilità e un impegno a prendersi cura della casa comune”, spiega il p. David, sottolineando che il Ritiro coltiva una prospettiva eco-centrica che vede il Creatore amare tutta la creazione, non solo gli esseri umani. “L᾿amore incondizionato di Dio è universale e onnicomprensivo. Quando lasciamo che la natura ci parli senza parole o discorsi ed esprima la bellezza e l’amore del Creatore, ci rendiamo conto che sta parlando a tutta la creazione.”

Condividi questo articolo:
Pubblicato da Communications Office - Editor in Curia Generalizia
Communications Office
L’Ufficio Comunicazione della Curia Generalizia pubblica notizie di interesse internazionale sul governo centrale della Compagnia di Gesù e sugli impegni dei gesuiti e dei loro partner. È anche responsabile delle relazioni con i media.

Notizie correlate