Il Matteo Ricci College a Bruxelles: un esempio di pedagogia gesuita del XXI secolo
Il 19 settembre, il p. Arturo Sosa SJ ha visitato ilMatteo Ricci College dei gesuiti a Bruxelles. L’istituto, inaugurato nel 2019, illustra l’impegno della Provincia EOF nel promuovere l’inclusione sociale e la diversità tra gli studenti, offrendo loro al contempo una pedagogia innovativa radicata nell’istruzione gesuita.
Nell’ambito della sua visita alla Provincia dei gesuiti dell’Europa Occidentale Francofona (EOF), il 19 settembre, il Padre Generale Arturo Sosa ha fatto tappa al Matteo Ricci College a Bruxelles. L’istituto, aperto a settembre del 2019 grazie all’impegno di persone laiche motivate e della Provincia EOF, ospita attualmente circa 650 studenti. Si trova a nord-ovest di Bruxelles, in un quartiere multiculturale, ed è il decimo istituto scolastico dei gesuiti del Belgio francofono.
Il nome dell’istituto si riferisce a Matteo Ricci,
un gesuita italiano del XVI secolo che trascorse la maggior parte della sua vita
in Cina. Fu ammesso alla corte imperiale cinese ed è conosciuto come “l’apostolo
dell’inculturazione”. In linea con questo spirito, Anne L’Olivier, direttrice dell’istituto,
afferma che “uno degli obiettivi di quest’istituto è avvicinarsi alla cultura
degli altri, rispettandola e scambiandosi le migliori pratiche. Viviamo un
ricco mix sociale e culturale”.
In quanto parte della rete di istituti scolastici dei gesuiti del Belgio francofono, l’istituto sta sperimentando la pedagogia gesuita del XXI secolo attraverso pratiche innovative. Ad esempio, le lezioni durano 90 minuti, un formato che consente una varietà di attività ed esperienze in classe (lettura e riflessione, laboratori, circoli di discussione e condivisione di informazioni, attività civiche, ecc.). Un sistema di “valutazione dal basso verso l’alto” permette agli studenti di accrescere le proprie conoscenze, consentendo loro di imparare dai propri errori. Ogni giorno, le 4 “C” della pedagogia gesuita (Coscienza, Competenza, Compassione, Coinvolgimento) guidano e responsabilizzano gli studenti.
Come in tutti gli istituti scolastici dei gesuiti, la religione ha il suo posto nell’insegnamento e nell’istruzione. “Proponiamo di esplorare i riti e le feste sacre delle grandi religioni monoteiste. L’obiettivo è quello di ampliare la conoscenza non solo della religione cattolica, ma anche di ciò che vivono i miei amici ebrei, musulmani o altri”, spiega Anne L’Olivier.
Il progetto di un nuovo istituto scolastico dei gesuiti
nei quartieri settentrionali di Marsiglia rientra in questa stessa dinamica. Il
Collège Loyola Marseille, attualmente in costruzione, aprirà le sue
porte a settembre del 2025. Sarà il 16º istituto scolastico dei gesuiti in
Francia e il 3º a Marsiglia. Con questo nuovo istituto, i gesuiti desiderano
condividere la qualità della loro offerta educativa con i giovani marsigliesi
provenienti da famiglie che vivono nei quartieri settentrionali della città,
promuovendo la diversità sociale e di origine degli studenti. Come per tutti
gli istituti scolastici dei gesuiti in Francia, le tasse scolastiche saranno
basate sul reddito e non dovrebbero costituire un ostacolo all’iscrizione.
Con 37.000 studenti iscritti in 24 istituti scolastici gestiti dai gesuiti, l’istruzione è chiaramente una priorità per la Provincia EOF. La pedagogia ignaziana al centro di queste istituzioni incoraggia gli studenti a dare il meglio di sé, in linea con la 3ª Preferenza apostolica universale: “Accompagnare i giovani nella creazione di un futuro di speranza”. Educare alla speranza, educare alla riconciliazione, educare alla profondità e all’interiorità, aprirsi al mondo grazie all’ecologia integrale in cui tutto è collegato: sono tutti campi in cui i cristiani devono investire, sia a livello pedagogico che educativo. L’innovazione è più che mai indispensabile se vogliamo che il vecchio adagio del padre gesuita Juan Bonifacio (1572) mantenga tutta la sua attualità: “Educare i giovani significa cambiare il mondo!”
Una sfida fondamentale è mantenere lo spirito di
Sant’Ignazio e il carisma educativo della Compagnia di Gesù, nonostante la
presenza limitata dei gesuiti nelle scuole di oggi. La pedagogia ignaziana è
sostenuta principalmente dai laici, che svolgono un ruolo cruciale nell’incarnare
lo spirito della Compagnia nei contesti educativi. A questo proposito, nel 2017
sono state lanciate le “Semaines jésuites”,
per offrire un contatto vivace, divertente e accessibile con la Compagnia di
Gesù. Durante quest’evento, che dura una settimana, una ventina di gesuiti
provenienti da tutta la Provincia incontrano gli studenti e la comunità
educativa di un istituto scolastico dei gesuiti.