Roma e Myanmar uniti nella preghiera

Gli studenti gesuiti in formazione del Myanmar che vivono a Roma hanno voluto unirsi alle preghiere di tanti cristiani nel mondo che chiedono l’intercessione del Signore e di Maria per il loro paese. Essi hanno invitato i loro concittadini a celebrare insieme la messa nella chiesa del Gesù, sabato 20 febbraio. Poiché nessuno di loro è ancora sacerdote, hanno chiesto a un confratello diocesano, il p. Bosco Mung Saung, di presiedere l’Eucaristia.

All’inizio della celebrazione, il p. Bosco ha collocato brevemente ma chiaramente questo momento di preghiera nel contesto storico e politico del Myanmar. Questo paese, noto anche come Birmania, ha vissuto sotto una dittatura militare dal 1962 al 2011. Eppure aveva ottenuto la sua indipendenza dall’impero britannico come nazione democratica nel 1948. Durante tutti quegli anni, purtroppo, nonostante alcuni sforzi per dare ai cittadini alcuni diritti, il paese è stato dilaniato dalla guerra civile e dalle lotte tra gruppi etnici.

Lo scorso novembre è stato eletto un governo democratico; il nuovo contesto ha dato meno spazio e potere ai militari, che non hanno accettato questo cambiamento. Il 1° febbraio 2021, l’esercito ha preso il potere con la forza e ha arrestato membri del governo, scrittori e artisti, e poi un gran numero di manifestanti. Dei giovani sono stati picchiati e persino uccisi. Tuttavia, le manifestazioni sono continuate. Il Movimento di Disobbedienza Civile (CDM), che riunisce un gran numero di funzionari dello Stato, ha istituito dei piani per proteggere i cittadini.

I gesuiti del Myanmar, sia quelli locali che quelli che studiano altrove nel mondo, invitano tutte le persone di buona volontà a pregare per la giustizia, la pace e l’armonia nel loro paese. È con questo spirito che si è celebrata la messa nella chiesa del Gesù. Un numero significativo di suore religiose, provenienti dal Myanmar e da altri paesi asiatici, erano presenti e hanno partecipato attivamente alle letture e alla preghiera dei fedeli. Ma hanno partecipato anche diversi gesuiti di tutte le comunità di Roma, tra cui il p. José Magadia, assistente del Padre Generale per l’Asia-Pacifico.

Guardando le foto della celebrazione, vi invitiamo ad unirvi alla preghiera dei birmani per la giustizia e la pace.

2021-02-26_myanmar_ph01 2021-02-26_myanmar_ph02 2021-02-26_myanmar_ph03 Mid-seventeen century painting by an anonymous artist depicting St. Ignatius of Loyola kneeling before Pope Paul III; figure standing on extreme left behind the pope is believed to be Abba Tasfa Seyon Meheizo. (Painting in the sacristy of the church of the Gesù in Rome). 2021-02-26_myanmar_ph05 2021-02-26_myanmar_ph06 2021-02-26_myanmar_ph07 2021-02-26_myanmar_ph08 2021-02-26_myanmar_ph09 2021-02-26_myanmar_ph10 2021-02-26_myanmar_ph11 2021-02-26_myanmar_ph12 A 1573 “Description of the Empire of Prester John, that is to say, of the Abyssinians” by the famous Brabantian cartographer Abraham Ortelius, 1527-1598. A 2016 portrait of St. Ignatius of Loyola in Ethiopian iconography by Jesuit artist Natnael Antonio Samson, S.J. (© Jesuit Historical Institute in Africa)
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Pubblicato da Communications Office - Editor in Curia Generalizia
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L’Ufficio Comunicazione della Curia Generalizia pubblica notizie di interesse internazionale sul governo centrale della Compagnia di Gesù e sugli impegni dei gesuiti e dei loro partner. È anche responsabile delle relazioni con i media.

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