Il 3 giugno 2021, appena due settimane dopo l’apertura ufficiale dell’Anno Giubilare Ignaziano a Pamplona e in tutto il mondo (500° anniversario della conversione di Sant’Ignazio), il Museo Statale Russo di Storia della Religione, nel cuore di San Pietroburgo, in Russia, ha aperto ufficialmente una mostra dal titolo, Ad maiorem Dei gloriam: Per un solenne giubileo dell’Ordine dei Gesuiti, dedicata alla vita e alle attività apostoliche della Compagnia di Gesù passate e presenti, dai suoi tempi gloriosi durante l’impero russo alla più umile presenza attuale.

L’esposizione e il catalogo che l’accompagna presentano un ricco assortimento di artefatti ecclesiastici, stampe litografiche, fotografie e installazioni video che si trovavano nei depositi del Museo fin dall’epoca sovietica, quando il Museo era chiamato Museo di Stato dell’Ateismo e della Religione.

Di particolare interesse sono numerosi libri e stampe che appartenevano ai collegi gesuiti di Polotsk, Vilnius e altre città dell’impero russo durante il periodo della Soppressione della Compagnia, fino all’espulsione dei gesuiti nel 1815. In giustapposizione, i visitatori possono vedere e scoprire oltre 200 immagini a colori, presentate come stampe e mediante display digitali, che illustrano le attività attuali della Compagnia in Russia come “Regione Indipendente della Compagnia di Gesù”.

Alcuni gesuiti contemporanei ricevono un’attenzione particolare: Papa Francesco, il Cardinal Sigitas Tamkevičius, SJ, della Lituania, che ha trascorso molti anni in Siberia come prigioniero politico; Mons. Joseph Werth, SJ, uno dei primi tre vescovi ordinati nel 1991 con il ritorno delle strutture della Chiesa nell’allora Unione Sovietica; e il defunto Miguel Arranz, SJ, ben noto in Russia per i suoi scritti e la sua collaborazione con l’Accademia Ortodossa di Leningrado, durante il periodo sovietico, come esperto di liturgia di rito orientale di fama mondiale.

La mostra rimarrà aperta fino al 12 settembre 2021.