“Sono emigrata per salvarmi la vita!”

Janaina Santos - Servizio dei gesuiti per Migranti e Rifugiati (SJMR) Brasile - Provincia del Brasile
[Da “Gesuiti 2023 - La Compagnia di Gesù nel mondo”]

Il progetto “Todas importam” del SJM Brasile per l’inserimento delle donne rifugiate nel mercato del lavoro attraverso corsi di formazione e qualificazione professionale.

Sopravvissuta alla violenza di genere, la rifugiata Gisele Mpia (35 anni) è stata costretta a lasciare la Repubblica Democratica del Congo e, cinque anni fa, ha scelto il Brasile come sua nuova casa. Una delle centinaia di donne che hanno beneficiato delle azioni di integrazione socio-economica del Servizio dei Gesuiti per i Migranti e i Rifugiati in Brasile, Gisele ha ora una sua attività nel settore della bellezza ed è ambasciatrice del progetto “Todas Importam”.

“Sono stata costretta a migrare dal mio Paese per sopravvivere alla violenza di genere, ma come forma di resistenza e resilienza, ho introdotto la tecnica delle treccine dal Congo. Quando sono arrivata in Brasile, non avevo alcuna fonte di reddito, ma avevo bisogno di mangiare e comprare i beni di prima necessità. Così, ho iniziato a fare le treccine, che è un’acconciatura di origine africana con un bagaglio ancestrale molto significativo per i neri. Tuttavia, avevo poche conoscenze su come trasformare questo servizio in reddito. Non avevo neanche i materiali per iniziare. È stato in quel momento che ho incontrato il SJMR Brasile. Dopo essere stata assistita, ho sentito per la prima volta parlare di imprenditorialità, albo professionale, risorse finanziarie e molte altre cose di cui non avevo mai sentito parlare. Fu l’inizio di una nuova storia per me”, ricorda Gisele.

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Quando si parla di migrazione forzata, soprattutto con riferimento alle donne, ci si riferisce necessariamente a un insieme di indicatori sociali che le riguardano. La disuguaglianza socio-economica che permea le diverse realtà del territorio brasiliano si somma alla sfida di essere una donna, una migrante o una rifugiata e, soprattutto, una donna nera. Oltre ad affrontare le barriere culturali e linguistiche, sono loro che hanno la strada più difficile, nel contesto migratorio, in quanto violentemente colpite dal razzismo e dal machismo, in Brasile particolarmente radicati.

La pandemia di Covid-19 è stata ancora più devastante per le popolazioni vulnerabili, aggravando ulteriormente la situazione delle donne migranti e rifugiate. La maggior parte di loro sopravvive con il lavoro sommerso e molte di loro hanno perso i mezzi di sussistenza. Di fronte a questo scenario di vulnerabilità, SJMR Brasile ha lavorato per l’inserimento di queste donne nel mercato del lavoro, investendo in corsi di formazione e qualificazione professionale gratuiti, ma anche incoraggiando iniziative di imprenditorialità e di sostegno allo sviluppo della propria attività, come il progetto “Todas Importam”.

L’obiettivo è di rafforzare le iniziative nelle aree di genere, etnia, rappresentanza, così come di promuovere i necessari cambiamenti strutturali nella società. L’azione pionieristica incoraggia anche i migranti che desiderano investire in un proprio business, con kit di avvio e varie azioni per sostenere e rafforzare la cultura imprenditoriale tra le donne.

“Il progetto ‘Todas Importam’ è un passo significativo nella direzione del potenziamento, della messa in rete e della visibilità delle donne nere che cercano di ricominciare la loro vita in Brasile. “Siamo rese invisibili, soffriamo il razzismo e la difficoltà di entrare nel mercato del lavoro brasiliano. Iniziative come queste sono conquiste essenziali per le nostre storie, che sono già segnate da lotte e violenze sofferte”, dice Gisele Mpia.

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Nel 2022, 60 donne nere migranti e rifugiate di diverse nazionalità sono state sostenute e hanno beneficiato del progetto “Todas Importam”. La prima edizione ha avuto luogo a Belo Horizonte (Minas Gerais), con la formazione di 40 donne. Nella capitale del Rio Grande do Sul, Porto Alegre, nella seconda fase del progetto, altre 20 migranti hanno partecipato alla formazione professionale.

“Con il sostegno del SJMR Brasile, ho avuto l’opportunità di seguire corsi di imprenditorialità, gestione finanziaria, marketing e altro. Ho aumentato la mia rete di contatti e, oggi, mi sento più sicura nello svolgere la mia attività. Ho avuto anche il sostegno finanziario del SJMR, che ha investito in me e ha creduto nelle mie capacità. Il mio sogno è che la mia attività cresca e che io inauguri il mio salone di bellezza. E con la SJMR al mio fianco, nessun sogno è impossibile”, dice la congolese.

Oggi, vivendo a Belo Horizonte, Gisele lavora facendo acconciature afro e vari tipi di trecce. La rifugiata è anche un’artigiana e produce accessori come orecchini, collane, bracciali e magliette con vivaci tessuti africani provenienti direttamente dal Congo.

Oltre alla presenza a Belo Horizonte e Porto Alegre, il JSR Brasile è presente a Boa Vista (Roraima), Florianópolis (Santa Catarina), Manaus (Amazonas) e Salvador (Bahia), mentre l’ufficio nazionale si trova a Brasilia (Distretto Federale). Attraverso la fornitura di vari servizi gratuiti, migliaia di persone hanno già beneficiato degli interventi di emergenza del SJMR Brasile nei settori della protezione sociale, burocratica e legale, del collocamento, dei corsi di lingua portoghese, della formazione professionale, così come del sostegno psicosociale e pastorale. Oggi, il Servizio è un punto di riferimento per l’assistenza ai migranti e ai rifugiati nel paese, e mantiene partenariati con organizzazioni governative e non governative, nazionali e internazionali.

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Pubblicato da Communications Office - Editor in Curia Generalizia
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L’Ufficio Comunicazione della Curia Generalizia pubblica notizie di interesse internazionale sul governo centrale della Compagnia di Gesù e sugli impegni dei gesuiti e dei loro partner. È anche responsabile delle relazioni con i media.

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