Lavorare per la Compagnia di Gesù: per vedere il lato migliore del mondo

Negli ultimi tre mesi, la presenza della Compagnia di Gesù sui social media nel mondo di lingua spagnola si è notevolmente rafforzata grazie all’aggiunta di un membro al team per la comunicazione: Mikel Muñoz Bilbao, che lavora a distanza da Barcellona. Egli segue quotidianamente l’attività “gesuita” in tutto il mondo, soprattutto nei paesi di lingua spagnola e portoghese, e “alimenta” i profili Facebook (@JesuitasGlobal) e Twitter (@JesuitasGlobal) dell’Ufficio Comunicazione. Il suo nuovo lavoro, la sua missione di fatto, lo ha trasformato. Ecco la sua testimonianza.

Quattro mesi fa ho ricevuto un WhatsApp da un amico che mi ha parlato di una necessità della Compagnia di Gesù. I gesuiti volevano lanciare i loro profili in spagnolo sui social network e avevano bisogno di qualcuno che li gestisse. Poco più di una settimana prima, avevo perso il lavoro che svolgevo nel settore del turismo a causa della pandemia. Soffrivo già da tre settimane per la reclusione forzata e la situazione sembrava destinata a durare, così mi sono proposto ai gesuiti! Dopo un processo di selezione serio e onesto, in cui l’accento era posto sui valori e sull’attitudine, sentivo già che lo spirito ignaziano sarebbe stato presente in tutto ciò che sarebbe seguito.

Così, poco dopo, ho iniziato a lavorare per la Curia Generalizia della Compagnia di Gesù, come una sorta di Community Manager di Jesuitas Global per la comunità di lingua spagnola. Questo significa che non devo occuparmi di una Provincia o di un territorio, di un’istituzione o di una comunità in particolare. Al contrario, tutto ciò che ogni Provincia, territorio, istituzione e comunità fa è rilevante quando si tratta di parlare della missione dei gesuiti nel mondo. Ed ecco che arriva la parte più bella; ripeto, eravamo confinati da poco più di un mese, i numeri erano schiaccianti, dolorosi, sembrava che arrivassero solo brutte notizie e la sensazione generale era di sconforto e di tristezza. Tuttavia io, che lavoravo per la Compagnia solo da una settimana, ho scoperto che il mio atteggiamento nei confronti dell’intera situazione della pandemia stava cambiando.

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I profili Facebook (@JesuitasGlobal) e Twitter (@JesuitasGlobal) dell’Ufficio Comunicazione.

Ogni giorno leggevo e pubblicavo notizie sulle diverse iniziative dei gesuiti nel mondo. Le situazioni erano altrettanto dolorose, ed era necessario mettere rimedio alla mancanza di risorse, all’abbandono patito da molti settori vulnerabili, alla situazione dei migranti sfollati, alla mancanza d’istruzione, al sistema sanitario obsoleto, e così via. Ma allo stesso tempo, leggevo e condividevo le azioni che le diverse istituzioni gesuite portavano avanti nei diversi Paesi e nelle Province, in ciascuno dei settori interessati.

Ogni giorno c’era almeno una buona notizia, un segno di dedizione, di impegno, una nuova iniziativa per stare con i più bisognosi, un nuovo strumento per raggiungere il maggior numero di persone possibile. Fu così che un giorno, parlando con un amico che mi diceva quanto tutto andasse male, mi ritrovai ad arrabbiarmi per il pessimismo in cui ci stavano trascinando i media e mi sono ritrovato a fare un’apologia dell’umanità. La difficile situazione che stavamo vivendo è stata l’occasione per una fantastica dimostrazione di solidarietà e di dispiego di risorse per aiutare i più dimenticati.

Non è una novità nella Compagnia di Gesù. Ho sempre avuto la sensazione che i gesuiti arrivino là dove non va nessun altro. Ma con questa pandemia, e contrariamente a quello che tutti gli altri stavano vivendo, ho avuto una sorta di soddisfazione, sapendo che ci sono persone capaci di lasciare tutto per qualcosa di più grande di loro stessi, e anche di più ampio di qualsiasi situazione.

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Pubblicato da Communications Office - Editor in Curia Generalizia
Communications Office
L’Ufficio Comunicazione della Curia Generalizia pubblica notizie di interesse internazionale sul governo centrale della Compagnia di Gesù e sugli impegni dei gesuiti e dei loro partner. È anche responsabile delle relazioni con i media.

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