Vienna virtuale e l’anno ignaziano
Di Franziska Fleischer - Provincia dell’Austria
Una volta all’anno, si riuniscono in un incontro comunicatori e webmaster della Compagnia di Gesù in Europa: si tratta del JesWebCom. Questo lavoro in rete ha avuto inizio 15 anni fa con un piccolo gruppo di gesuiti e collaboratori che volevano creare una piattaforma per lo scambio di informazioni sulle nuove possibilità tecniche dei loro siti web. Nel frattempo, il JeswebCom è cresciuto notevolmente. È diventato un luogo di condivisione, sviluppo di progetti e lavoro in rete a livello mondiale in tutti i settori delle relazioni pubbliche della Compagnia di Gesù. I partecipanti provengono principalmente dall’Europa, ma accogliamo anche colleghi provenienti da Australia, Africa, Stati Uniti, Canada e India.
Il comitato direttivo, composto da quattro membri eletti al JesWebCom, si occupa della pianificazione e del contenuto dell’incontro, che si svolge ogni anno in una città europea diversa. Quest’anno tutti i partecipanti sono stati invitati a Vienna, in Austria, per l’inizio di maggio.
Mesi di pianificazione, riunioni e discussioni su Skype hanno permesso di definire il programma. Attendevamo con impazienza la versione finale del programma e poi l’incontro vero e proprio con i nostri colleghi. E poi è arrivato il COVID-19. A metà marzo il governo austriaco ha annunciato le prime cancellazioni di eventi a Vienna, seguite da un divieto di tutti gli incontri; sono stati emessi avvisi di viaggio fino ad arrivare al momento del contenimento. Dopo le conversazioni video settimanali in seno al comitato direttivo per valutare la situazione, abbiamo scelto, a malincuore, l’unico approccio possibile: l’annullamento, perlomeno l’annullamento dell’“incontro fisico” del nostro JesWebCom per il 2020.
Ma non volevamo cancellare completamente l’incontro. C’erano troppi argomenti interessanti e importanti all’ordine del giorno. Abbiamo dovuto immaginare nuovi modi e possibilità. Non era tutto perduto e per quanto la situazione attuale fosse grave, sono stati individuati degli aspetti positivi. Come spesso accade in questi giorni, abbiamo convertito la nostra riunione di tre giorni in una modalità online. Questo ci ha permesso, e non è poca cosa, di accogliere più partecipanti da tutto il mondo che non avrebbero potuto viaggiare. Dopo 15 anni di JesWebCom, abbiamo potuto accogliere dei partecipanti provenienti da una parte dell’Europa, la Russia, che non erano mai stati con noi prima. Hanno potuto partecipare una quarantina di persone.
Per il comitato direttivo, la conversione del programma in un formato online ha rappresentato una considerevole quantità di lavoro supplementare e di talento organizzativo in poche settimane. Abbiamo deciso di mantenere la durata di tre giorni, ma di ridurre il programma perché non tutti gli argomenti potevano essere trattati facilmente online. Ogni sessione è stata breve. Gran parte del programma si è concentrata sull’“Anno Ignaziano”, che si svolgerà nel 2021/2022 e che commemorerà due momenti importanti della vita dell’Ordine dei gesuiti: il 500° anniversario della conversione di Ignazio di Loyola, dopo essere stato ferito nella battaglia di Pamplona (1521-2021), e il 400° anniversario della sua canonizzazione.
Durante i primi due giorni sono state proposte delle lezioni seguite da discussioni. Il primo giorno, Nikolaas Sintobin SJ, della Provincia olandese, ha parlato del tema “Come comunicare alla maniera ignaziana”. Robert Ballecer SJ, membro dell’équipe per la comunicazione del Padre Generale a Roma, ha seguito il giorno dopo con “Creare una struttura di comunicazione - un corpo apostolico di comunicatori”. L’ultimo giorno erano in programma delle discussioni. A tal fine, i partecipanti sono stati divisi in gruppi, secondo le loro aree di responsabilità, per consentire una migliore condivisione professionale sulla situazione attuale del COVID-19 e dell’Anno Ignaziano.
Le reazioni a questa forma di incontro sono state positive e siamo stati molto grati di aver potuto organizzare un JesWebCom online. È stato bello rivedere i colleghi - anche se solo online - per poter creare delle reti e condividere nuove idee.
Tutto sommato, possiamo considerare che il JesWebCom 2020 è stato un successo nonostante le circostanze del momento. Si sono aperti nuovi orizzonti per il nostro incontro e, guardando indietro, dobbiamo riflettere sulle nuove direzioni che possiamo prendere per i prossimi anni.