Alla COP 26 un appello per concentrare l’attenzione sull’eco-educazione

Di Charles Dhinakaran, responsabile dell'Ufficio per lo sviluppo della Conferenza dei gesuiti dell'Asia meridionale

I gesuiti in India lanciano un appello ai responsabili politici affinché si concentrino sull'eco-educazione durante la COP26 per aumentare la consapevolezza e l'azione in materia ambientale e incoraggiare la partecipazione pubblica per affrontare le questioni relative al cambiamento climatico.

La rete ecologica dei gesuiti in India è da più di 30 anni impegnata in iniziative quali la creazione di una consapevolezza, l'eco-educazione, l'agricoltura biologica, l'energia rinnovabile, la riforestazione, la conservazione della biodiversità e la salvaguardia delle specie animali e vegetali in via di estinzione; si sta lavorando molto per prevenire la distruzione dell'ambiente naturale e proteggere la Madre Terra, la nostra casa comune. Questo lavoro contribuisce ad accrescere la consapevolezza nella protezione dell'ambiente e nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

Le Preferenze Apostoliche Universali (UAP) della Compagnia di Gesù e le Preferenze Apostoliche delle Conferenze (CAP) hanno lo scopo di approfondire la conversione personale, comunitaria e istituzionale. Rappresentano delle guide per migliorare sia il lavoro apostolico del corpo della Compagnia nel suo insieme, sia le modalità diverse di svolgimento e di realizzazione a livello ministeriale, nelle quali le preferenze si concretizzeranno. La quarta UAP, Collaborare alla cura della nostra casa comune, e la terza CAP, Promuovere l'ecologia e la giustizia, ribadiscono ulteriormente la necessità di stabilire un giusto rapporto con l'ambiente.

L'enciclica di Papa Francesco, Laudato Sì, è un appello urgente che invita a combattere l'attuale crisi ecologica attraverso un cambiamento radicale che permetterà a tutti gli esseri umani di vivere in modo sostenibile e dignitoso. Papa Francesco critica il consumismo e lo sviluppo irresponsabile, lamentandosi del degrado ambientale e del riscaldamento globale, e chiama tutti i popoli del mondo a intraprendere un'azione globale rapida e unitaria.

Le crescenti attività economiche nelle nazioni in via di sviluppo generano una maggiore domanda di energia e di consumo. La produzione di energia, la vasta diffusione di pratiche di vita non sostenibili e il relativo inquinamento hanno portato a un grave degrado ambientale. Si è dimostrato errato in molti casi il concetto che, man mano che i paesi divengono sviluppati, verranno adottate tecnologie e stili di vita rispettosi dell'ambiente e non ci sarà più alcun degrado ambientale.

Molti paesi in via di sviluppo, che hanno già politiche ambientali, quadri legali e strumenti economici sofisticati, affrontano stranamente il peggioramento delle condizioni ambientali anche con misure miti in atto.

È necessario riflettere sul ruolo dei cittadini nel rendere il mondo un posto migliore in cui vivere tutti, a prescindere dalle differenze. Una delle maggiori resistenze affrontate è la limitata partecipazione pubblica ai comportamenti a favore dell'ambiente.

Nonostante il limitato quadro giuridico ed economico per la protezione dell'ambiente sia noto e ben evidenziato, un'uguale enfasi e attenzione viene posta sulla necessità della partecipazione del pubblico nel comportamento a favore dell'ambiente. C'è anche un'interconnessione tra la produzione e il consumo nonché tra la domanda e l'offerta che determina la produzione. Il Rapporto sullo sviluppo umano dell'UNDP del 1998 ha evidenziato che la crescita dei consumi e i modelli di consumo non equilibrati esercitano un'enorme pressione sull'ambiente e contribuiscono all'inquinamento.

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Se si mettono da parte le strategie di marketing mirate, la gente decide ancora di acquistare e consumare. Le persone hanno un vero e proprio ruolo come partecipanti alla formazione del futuro per tutti e all'adozione di uno stile di vita sostenibile per proteggere l'ambiente e contribuire a ridurre gli impatti del cambiamento climatico.

Il Jesuit Environmental Network, nel tentativo di rispondere alle preoccupazioni ambientali, è impegnato a promuovere la responsabilità comune di prendersi cura, nutrire e sostenere la Terra, soprattutto di coloro che si trovano ai margini, e lo manifesta nello stile di vita e nell'azione. La rete è attiva in 16 province del paese. Le attività della rete sono ampie e varie e le parti interessate in ogni rete sono diverse.

Il settore della sensibilizzazione ambientale è una delle principali aree tematiche della rete e un certo numero di partner con Tarumitra, Students Forum for Environment, Gujarat Jesuit Ecological Mission e Social Centre Ahmednagar, si stanno occupando del movimento ecologico tra gli studenti nelle scuole e nei college. Alcune delle partnership significative con gli studenti sono:

  • Eco-club nelle scuole con corsi di formazione sull' agricoltura sostenibile, sull' agricoltura biologica, ecc.
  • Campagne di sensibilizzazione sul significato di piantare alberi
  • Creazione e gestione di bio-riserve
  • Trasformazione delle discariche stradali nelle fasce di ossigeno verde attraverso la piantagione di alberi e piante da fiore
  • La celebrazione ecologica delle feste
  • Leaders in Environmental Forum, un programma educativo che consiste in workshop all'aperto sull'ecologia
  • Sviluppo di parametri di eco-audit su acqua, energia, rifiuti, terra e cibo da parte delle comunità gesuite come standard minimi per le istituzioni verdi
  • Programmi di sensibilizzazione ambientale per studenti, insegnanti, giovani e donne
  • Green Teacher Programme per incoraggiare e formare gli insegnanti affinché coinvolgano gli studenti in un' educazione ecologica innovatrice
  • Creazione di orti biologici nelle scuole
  • Laboratori artistici e mostre con bambini, giovani e artisti importanti ed emergenti in Kerala e Gujarat su temi ecologici di primo piano

Lo scopo principale di questi programmi è quello di ispirare e formare insegnanti e studenti affinché si impegnino in attività ambientali promovendo stili di vita rispettosi dell'ambiente, dando così la possibilità agli insegnanti di essere più efficaci nell'educazione ambientale. Finora, oltre 400 scuole e college raggiungono cinque lakh di studenti.

L'India è il secondo paese più popolato del pianeta e anche la più grande democrazia del mondo, perciò la diffusione dell'educazione e della consapevolezza ambientale tra le persone produrrà un cambiamento fondamentale nell'atteggiamento della gente verso pratiche sostenibili, metodi rispettosi dell'ambiente, adozione di tecnologie verdi, cura della natura e della fauna selvatica e conservazione della biodiversità, ecc. Con la trasformazione dell'India si può trasformare una parte significativa del mondo verso ecosistemi migliori, stili di vita sani e sostenibili e la conservazione delle risorse naturali.

[Fonte: Ecojesuit]

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Pubblicato da Communications Office - Editor in Curia Generalizia
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L’Ufficio Comunicazione della Curia Generalizia pubblica notizie di interesse internazionale sul governo centrale della Compagnia di Gesù e sugli impegni dei gesuiti e dei loro partner. È anche responsabile delle relazioni con i media.

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